Per vedere sfilare l’abito della prima dama del Badia, ideato dal candidato agli Oscar Massimo Cantini Parrini e realizzato dalla sartoria di Daniele Gelsi, occorrerà attendere giugno 2022, quando – pandemia permettendo – il corteo storico della Giostra della Quintana tornerà ad attraversare, nella sua formula originale, vie e piazze del centro storico. Intanto, però, il sontuoso abito voluto dal rione del priore Filippo Pepponi è stato presentato alla città nella giornata di lunedì 6 settembre.
Realizzato nei colori del nero e del rosso rubino con una stoffa dall’effetto tridimensionale, data da trame ordito che formano un ombra sotto al rosso che mettono in risalto il disegno, è arricchito con un collo e polsi gioiello in metallo dorato. Particolarità, quest’ultima, che Massimo Cantini Parrini aveva già sperimentato nella realizzazione dei costumi per il film “Il racconto dei racconti” di Matteo Garrone e che ha riproposto anche per l’abito della prima dama del Badia. Ma qual è l’idea dietro questa sua nuova creazione? “Nasce da un’essenza che il periodo storico deve avere – ha spiegato il costumista Massimo Cantini Parrini -, un togliere più che un mettere cose sopra al vestito. Il lavoro è stato enorme perché dove c’è solo forma – ha proseguito – la difficoltà è amplificata, perché quando si mettono orpelli o pizzo è tutto mascherato, mentre quando si ha solo l’essenza delle cose è molto più difficile arrivarci e far sì che sia tutto preciso”.
Per il priore Filippo Pepponi un sogno realizzato. “La Quintana – ha detto – ci regala il sogno di essere cavalieri, di partecipare a banchetti barocchi e di sfilare nei cortei. In questo caso si è trattato di un sogno di broccato e merletti, anche se aspetteremo il ritorno alla normalità per farlo sfilare”.
Ad affiancare Massimo Cantini Parrini, come detto, un nome ben noto tra le sartorie quintana, quello cioè del costumista Daniele Gelsi. “Sono molto emozionato ma anche tanto soddisfatto – ha dichiarato -. Massimo è un perfezionista, una persona che non lascia nulla al caso e ritengo che quest’abito sia un onore e un vanto non solo per il rione ma per l’intera manifestazione, che ha il corteo storico di più alto livello su tutto il territorio nazionale”.
“Oggi – gli ha fatto eco il presidente dell’Ente Giostra, Domenico Metelli – mettiamo a disposizione di questa manifestazione un’altra opera d’arte, che vedremo sfilare nel corteo del prossimo giugno e che sarà indossato da una persona che sarà sicuramente all’altezza. Potrebbe essere una dama folignate o potrebbe anche arrivare da fuori, anche perché la Quintana va oltre i confini regionali. È una manifestazione che ha raggiunto fama nazionale ed internazionale – ha concluso – e prova ne è il fatto che anche quest’anno siamo stati invitati al Columbus Day”.