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Umbraflor, i sindacati chiedono la stabilizzazione dei precari

Pubblicato il 9 Dicembre 2021 13:12 - Modificato il 5 Settembre 2023 11:30

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“Il percorso di stabilizzazione dei dipendenti della Umbraflor non è più rinviabile”. Lo dicono le sigle sindacali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil a margine della presentazione del bilancio sociale della partecipata da parte della Regione. Un bilancio che i sindacati definiscono positivo. “Gli ottimi risultati raggiunti – sottolineano in una nota – sono esempio virtuoso di come amministrare e rendere partecipi tutti i dipendenti alla realizzazione di un progetto sia possibile anche in Umbria e in Italia”.

Ecco perché per Cgil, Cisl e Uil è “indispensabile proseguire nel confronto” e trasformare i contratti dei dipendenti “da tempo determinato a indeterminato, dando valore alla professionalità dei lavoratori”. “Non possiamo permettere che il precariato continui a essere il rapporto di lavoro dominante anche in un ente regionale e che si disperda quanto di buono fatto – dichiarano -, rischiando inoltre di non avere più a disposizione le persone che con dedizione e partecipazione hanno contribuito al risanamento dell’azienda”.

Da qui, dunque, l’invito rivolti all’amministratore unico, Matteo Giambartolomei “a discuterne in modo concreto già dal prossimo incontro”. Anche perché, come ribadito dalle tre sigle sindacali “dopo anni di particolari difficoltà, Umbraflor si colloca ora tra le più importanti aziende a livello nazionale nel settore florovivaistico”. Risultati che per Cgil, Cisl e Uil sono frutto di “precedenti investimenti nel settore commerciale” e di “un sapiente lavoro di sviluppo e riorganizzazione portato avanti, sotto la guida dell’amministratore unico Matteo Giambartolomei, con la partecipazione di tutti i dipendenti”.

“Progetti futuri come l’inserimento sociale e lavorativo di soggetti svantaggiati – concludono quindi i sindacati –, la collaborazione con le scuole del territorio o la creazione di un percorso ciclopedonale all’interno dell’azienda sono espressione di come Umbraflor sia diventata un bene comune che si interfaccia e relaziona con il territorio. Un’azienda, ormai punto di riferimento nel suo settore, sempre più leader in un mercato difficile e in continua evoluzione”.

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