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Casi Covid e contatti con positivi, ecco cosa cambia anche in Umbria

Pubblicato il 3 Gennaio 2022 16:48 - Modificato il 5 Settembre 2023 11:25

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Con l’entrata in vigore del Decreto 229 del 30 dicembre scorso e la successiva Circolare del ministero della Salute dello stesso giorno, sono state aggiornate anche per ciò che riguarda l’Umbria, le misure di quarantena e isolamento in seguito alla diffusione a livello globale della variante Omicron legata al Covid-19. Al riguardo, il Commissario straordinario per l’emergenza Coronavirus, Massimo D’Angelo, ha già inviato a tutte le aziende sanitarie umbre una specifica comunicazione con il dettaglio degli “aggiornamenti”.

In questo momento – scrive il Commissario D’Angelo -, data l’elevata incidenza e le numerose richieste di test diagnostici e la revisione dei tempi di isolamento/quarantena dettati dalla Circolare, si stabilisce che le nuove regole si applicano anche ai casi/contatti presi in carico prima del 30 dicembre 2021”. Questi gli aggiornamenti disposti:

 

Caso positivo già preso in carico dal Servizio sanitario regionale

Se ha già ricevuto un appuntamento per un tampone “di uscita” presso un drive trough oltre i tempi previsti dalla Circolare (7 o 10 giorni, in base alle dosi di vaccino) può mantenere tale appuntamento o, in alternativa, effettuare il test antigenico rapido a cura del medico di medicina generale/pediatra di libera scelta o in una farmacia aderente o una struttura privata accreditata e abilitata aderente, esibendo la disposizione dell’Igiene e sanità pubblica o il referto del test antigenico o molecolare positivo. Nel caso di positività del primo test di controllo, il secondo test può essere effettuato solo dopo 7 giorni dal primo.

Caso positivo non ancora preso in carico dal Servizio sanitario regionale

Se non riceve un appuntamento in tempo utile, può effettuare il test antigenico rapido di uscita (7 o 10 giorni in base al ciclo vaccinale), a cura del medico di medicina generale/pediatra di libera scelta o in una farmacia aderente o una struttura privata accreditata e abilitata aderente, esibendo il referto del test antigenico o molecolare positivo. Nel caso di positività del primo test di controllo, il secondo test può essere effettuato solo dopo 7 giorni dal primo.

Contatto stretto già preso in carico dal Servizio di sanità regionale

Se non riceve un appuntamento in tempo utile, può effettuare il test antigenico rapido di uscita a cura del medico di medicina generale/pediatra di libera scelta o in una farmacia aderente o una struttura privata accreditata e abilitata aderente, esibendo la disposizione dell’Igiene e sanità pubblica.

In virtù di tale disposizione:

– i medici di medicina generale/pediatri di libera scelta, nelle more dell’aggiornamento dell’Accordo già sottoscritto, possono effettuare i test antigenici come stabilito da tale disposizione;

– le farmacie e le strutture private accreditate e abilitate, nelle more dell’aggiornamento dei protocolli/convenzioni, sono autorizzati a prendere in carico i soggetti appartenenti alle 3 casistiche avendo cura di verificare la condizione di caso o contatto e le relative tempistiche.

La circolare odierna sostituisce tutte le precedenti disposizioni date per la quarantena e l’isolamento; resta valido che i lungamente positivi asintomatici vengono riammessi in collettività al 21° giorno senza necessità di test.

Restano valide le regole già vigenti per le richieste di test nelle farmacie e le strutture private per finalità personali, i cui costi sono a carico del cittadino.

Di seguito si riportano le disposizioni per i contatti e per i casi previste dalla Circolare del ministero della Salute del 30 dicembre 2021.

Caso Covid-19 (test antigenico o molecolare positivo). Il soggetto che si trova in isolamento a seguito di un test antigenico o molecolare positivo (effettuato presso un punto Usl, medico di medicina generale, pediatra di libera scelta, farmacie, strutture private) riceve la disposizione di contumacia e la prenotazione di un tampone in un drive trough della Asl.

I casi ancora sintomatici sono sottoposti a sorveglianza e potranno effettuare il tampone di controllo solo dopo almeno 3 giorni dalla scomparsa dei sintomi.

I vaccinati con dose “booster” o con doppia dose da almeno 120 giorni dovranno rimanere in isolamento 7 giorni. Quarantena che terminerà con un test antigenico o molecolare negativo, se asintomatico da almeno 3 giorni. Test che potranno essere fatti attraverso una prenotazione della Usl in un drive trough, oppure con un antigenico da medici di medicina generale, pediatri, farmacie o strutture private accreditate. Per tutti gli altri la contumacia sarà invece di 10 giorni.

Contatto stretto di caso Covid-19

In caso di comparsa dei sintomi, va contattato il medico di medicina generale e il pediatra di libera scelta.

In caso di assenza di sintomisi applicano le seguenti indicazioni: per un vaccinato con dose “booster”, con ciclo completo da 120 giorni e guariti dal Covid-19 nei 120 giorni precedenti non è prevista nessuna quarantena, se non 5 giorni di autosorveglianza e 10 giorni di mascherina ffp2. Per i vaccinati con ciclo completo da più di 120 giorni (con green pass valido) 5 giorni di isolamento e, per la fine della quarantena, servirà un test antigenico o molecolare negativo in un drive trough, oppure un test antigenico da medici, farmacie o strutture private accreditate. Stesso discorso per i non vaccinati, vaccinati con prima dose e vaccinati con ciclo completo da meno di 14 giorni: in questo caso però i giorni di isolamento saranno 10 anziché 5.

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