28.8 C
Foligno
giovedì, Settembre 18, 2025
HomeAttualitàIn Umbria prescritta la prima pillola anti-Covid

In Umbria prescritta la prima pillola anti-Covid

Pubblicato il 5 Gennaio 2022 11:55 - Modificato il 5 Settembre 2023 11:25

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Foligno torna a manifestare per Gaza

Venerdì 19 in piazza XX Settembre si terrà una nuova iniziativa a sostegno del popolo palestinese. “Restiamo umani” il messaggio lanciato dagli organizzatori, sulle orme di Vittorio Arrigoni

Quintana, terremoto in casa Pugilli: si dimette il priore

A fare un passo indietro anche il suo vice e il segretario, che lasciano a meno di un anno da dalla scadenza del mandato: il Pugilli va verso nuove elezioni. Nella mattinata anche l’annuncio del divorzio con Chicchini

Quintana, il Pugilli saluta Pierluigi Chicchini

Dopo il forfait alla Giostra della Rivincita, si conclude il rapporto tra il rione di via Mentana e il cavaliere che era tornato a vestire i panni del Moro per la seconda volta nella sua carriera. Alle Puelle si cerca un nuovo portacolori

In Umbria è stata prescritta la pillola anti-Covid. A renderlo noto, questa mattina (mercoledì 5 gennaio), è stato l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto. La prescrizione del farmaco, il Lagevrio (molnupiravir), è avvenuta nella clinica di malattie infettive del Santa Maria della Misericordia di Perugia, diretta dalla professoressa Daniela Francisci. Ad effettuare il trattamento – secondo quanto spiegato dall’assessore Coletto – una paziente selezionata secondo i criteri previsti dall’Agenzia italiana del farmaco (AIFA). La donna potrà seguire la terapia direttamente a casa, assumendo quattro compresse, due volte al giorno, per cinque giorni. “Il farmaco – sottolinea l’assessore regionale alla Salute – è un antivirale orale, rivolto a pazienti adulti con malattia lieve-moderata di recente insorgenza e con condizioni cliniche concomitanti che rappresentino specifici fattori di rischio per lo sviluppo di Covid-19 grave, da utilizzare il più precocemente possibile e al massimo entro 5 giorni. L’obiettivo principale di tali trattamenti – ha quindi concluso Luca Coletto – è quello di contribuire a ridurre la quota di pazienti che necessitano di ricovero ospedaliero”.

Articoli correlati