Tornano a scaldarsi gli animi a Foligno sul fronte ospedaliero. E ancora una volta a far sventolare la bandiera della protesta sono le sigle sindacali di Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl, che parlano di “situazione esplosiva” al San Giovanni Battista. “Nelle ultime ore – spiegano – il personale ha segnalato gravi criticità su diversi fronti”. Il riferimento è, secondo quanto reso noto, alla “conversione del day surgery in medicina bianca, per recuperare posti letto passati al Covid” ma anche alla rianimazione, “dove – fanno sapere i tre sindacati – parte del personale è stata dirottata nel modulo prefabbricato riaperto per la rianimazione Covid”.
Ma le segnalazioni di Cgil Cisl e Uil non si fermano qui. Denunciato anche lo “stop a tutta l’attività chirurgica programmata per decisione della Regione” con “gli infermieri della sala operatoria dirottati all’attività Covid, con inevitabili riflessi anche sull’attività chirurgica d’urgenza che resta in essere”. C’è poi l’ipotesi che i tre sindacati bollano come “preoccupante” che prevedrebbe “un’ostetricia e ginecologia per le gravidanze Covid, fatto che incontrerebbe però – osservano la tre sigle – serie difficoltà per l’eventuale separazione dei percorsi”. Tutte questioni che Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl vorrebbero affrontare con il commissario regionale per l’emergenza Covid, Massimo D’Angelo, al quale hanno “chiesto da tempo l’apertura di un tavolo, senza alcun riscontro”.
Tutto questo nel giorno in cui ad andare in scena è l’incontro “urgente e riservato” convocato dal sindaco Stefano Zuccarini con il direttore sanitario del San Giovanni Battista, il dottor Mauro Zampolini. Vertice in occasione del quale era stata annunciata anche la presenza dei sindacati, che però Cgil, Cisl e Uil smentiscono, sottolineando come non sia arrivata alcuna convocazione.
Il sindacato si dice pronto, quindi, a richiedere ancora una volta l’intervento del prefetto e ad attivare tutte le forme di mobilitazione a difesa di lavoratrici e lavoratori della sanità e della cittadinanza tutta. “Siamo pronti a tornare a manifestare – dicono all’unisono Cgil, Cisl e Uil – davanti all’ospedale di Foligno e a tutti gli altri ospedali, per evitare che l’inerzia dell’amministrazione regionale, dopo due anni di pandemia – concludono – porti al collasso del sistema sanitario pubblico”, concludono i sindacati.