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Art Bonus, Foligno chiama a raccolta i mecenati: le opere da sostenere

Pubblicato il 18 Aprile 2022 07:29 - Modificato il 5 Settembre 2023 11:06

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Foligno punta al restyling di alcuni dei suoi gioielli e lo fa aderendo all’Art Bonus. Con la delibera numero 137 approvata l’11 aprile scorso, infatti, la giunta Zuccarini ha deciso di chiamare a raccolta mecenati per tutelare il patrimonio culturale, favorendone lo sviluppo, ed al contempo per rilanciare il turismo. Già messi in lista i beni su cui, chi lo vorrà, potrà investire, mettendo così la propria firma sul recupero delle bellezze cittadine.

L’importo più cospicuo, pari a 125mila euro, è quello che prevede il restauro dell’organo settecentesco che si trova all’interno dell’Oratorio del Crocifisso. Si tratta, nel dettaglio, di un organo datato 1738, opera degli organari folignati Martino e Domenico Cataleni. Secondo quanto riportato nel documento, l’apparato decorativo risulta integro, mentre quello fonico ha subito con il tempo considerevoli modifiche che ne hanno alterato l’assetto originario. Per questo motivo, dunque, si pensa ad un recupero che gli restituisca piena funzionalità, anche in virtù del fatto che è il penultimo esemplare esistente tra quelli realizzati dai due artigiani folignati. Scendendo di “prezzo”, si passa ai 91.500 euro stimati per la riqualificazione delle sale conferenze di palazzo Trinci con la sostituzione di 300 poltroncine e l’adeguamento tecnologico. Dalla storica dimora dell’antica famiglia folignate si arriva, poi, all’Auditorium Santa Caterina. In questo caso la cifra stimata è di 50mila euro. Fondi che verranno utilizzati per dotare l’ex chiesa di un palco fisso e ring di americana per luci sceniche. E ancora attrezzature dinamiche e sedie amovibili per consentire lo svolgimento di spettacoli. Tra gli obiettivi, anche, quello di migliorare l’acustica della sala. Infine, la riqualificazione dello spazio espositivo che si trova all’interno dell’ex teatro Piermarini, in corso Cavour. Il progetto, per un importo di 20mila euro, prevede un recupero funzionale dei locali attraverso l’inserimento di soluzioni flessibili e di un diverso sistema di illuminazione per l’utilizzo da parte della comunità che potrà organizzarvi mostre temporanee o eventi. 

Per Foligno non si tratta, però, del primo tentativo di ricorrere all’Art Bonus. Già nel 2016, infatti, l’allora amministrazione Mismetti aveva messo in lista l’Oratorio del Crocifisso e la chiesa di Santa Caterina. In quel caso, le schede tecniche prevedevano nel dettaglio il restauro di due cantorie e dell’organo dell’Oratorio e del recupero di una cantoria lignea e degli affreschi del coro e degli apparati decorativi nell’aula principale della chiesa di Santa Caterina. 

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