“Bullismo, cyberbullismo, educazione alla legalità”. Questi i temi della conferenza andata in scena lunedì 6 giugno al teatro “Talia” di Gualdo Tadino e che ha visto protagonisti gli studenti dell’Istituto superiore “Raffaele Casimiri”. Organizzata dalla stessa scuola in collaborazione con la polizia ferroviaria di Foligno, l’incontro è stato curato dal sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei minori di Perugia, Flaminio Monteleone, e moderato dal responsabile della sezione folignate della Polfer, Alessandro D’Antoni. Gli argomenti, come da titolo bullismo e cyberbullismo, sono stati trattai soprattutto in chiave pratica, giacché il procuratore ha riportato ai ragazzi alcune delle esperienze da lui vissute in prima persona. Un modo diretto per meglio far comprendere agli studenti anche le conseguenze di certe condotte sbagliate. Nel corso della conferenza è stato posto l’accento anche sulla normativa di riferimento, spiegata ai giovani in maniera semplice, incisiva e senza troppi tecnicismi.
E in maniera altrettanto incisiva, il procuratore si è soffermato su un aspetto che, di recente, sembra emergere con sempre maggior frequenza, ovvero la trasformazione del bullismo in stalking. Agganciandosi ai fascicoli con cui ha quotidianamente a che fare, Monteleone ha infatti evidenziato questo “passaggio” da un tipo di condotta all’altro, caratterizzato appunto da una ripetitività dei reati che va poi a disturbare il quieto vivere del minore. È stato questo, di fatto, l’argomento principe della conferenza, tanto che ha colpito e non poco i ragazzi.
Ma si è parlato anche di cyberbullismo, dei fenomeni del sexting, della diffusione di contenuti sensibili e del dark web. Passando in rassegna, quindi, diverse tematiche, il procuratore ha spiegato ai ragazzi come ad ogni azione corrisponda una reazione, con conseguenze penali, ed altre che vanno inevitabilmente ad incidere sulla famiglia, non solo in termini di costi processuali.