“Se le istituzioni non dovessero intervenire l’unica soluzione resterebbe la magistratura”: sulla famigerata battaglia del “furto d’acqua” consistente negli attingimenti dalle sorgenti del Topino verso l’acquedotto perugino le parole – sintetizzate – sono quelle dell’ex direttore della Gazzetta di Foligno don Germano Mancini. Parole con le quali poco tempo prima di morire, la scorsa estate, introduceva il libro del giornalista Massimo Bontempi “Il viaggio dell’acqua. Storia di potere, ingiustizie e paradossi tra passato, presente e futuro”.
Dalle colonne della Gazzetta di Foligno a febbraio 2022 Bontempi aveva raccontato, attraverso prove documentali e una perfetta conoscenza storica, la lenta agonia del corso d’acqua.
Oggi arriva la notizia dell’esposto indirizzato alla Procura della Repubblica di Spoleto e Perugia, al ministero dell’Ambiente, alla Procura generale della Corte dei Conti e al Nucleo operativo ecologico dei carabinieri da parte dell’avvocato Stefania Filipponi, fondatrice del movimento civico Impegno Civile e collaboratrice per anni al fianco di don Germano Mancini, esperta conoscitrice di un tema che riemerge periodicamente nell’attualità del dibattito cittadino sin da prima del 1955, anno di firma della concessione settantennale di attingimento delle acque del Topino da parte del Consorzio acquedottistico di Perugia.
“Il fiume Topino – spiegano Stefania Filipponi e Stefano Stefanucci in una nota stampa – versa in una grave situazione di degrado che si ripete annualmente indipendentemente dalle punte di criticità e carenza di pioggia, come quella attuale. Proprio per evitare periodi di sofferenza idrica è stata studiata, progettata, finanziata e realizzata la Diga di reintegro di Acciano, mai entrata in funzione e recentemente trasformata in un inutile ‘laghetto per la pesca’. A fronte dell’indifferenza e dell’immobilismo delle amministrazioni comunali e regionali, Impegno Civile, ha presentato un esposto a tutte le autorità competenti per verificare la situazione sia dal punto di vista ambientale, giuridico ed erariale”.