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Il caro energia spaventa la scuola, la Provincia di Perugia: “Tre milioni di euro in più nel 2022”

Pubblicato il 30 Agosto 2022 11:54 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:42

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Anche la Provincia di Perugia, proprietaria degli istituti superiori del territorio di sua competenza, teme inevitabilmente il caro energia per il prossimo anno scolastico. Timori tutti contenuti nell’allarme lanciato dal consigliere di piazza Italia con delega all’Edilizia scolastica: “Siamo fortemente preoccupati per i continui aumenti del prezzo dell’energia – ha detto Erika Borghesi – che andranno a pesare in maniera determinante sul bilancio dell’Ente”. Da qui, la richiesta che gli enti locali non siano lasciati soli ad arginare l’attuale rialzo dei prezzi. Consumi energetici sorvegliati speciali, insomma, oltre che per famiglie ed imprese, anche per l’universo scuola, e per l’anno didattico che sta per iniziare. “Per il 2022 – evidenziano dalla Provincia – è stato stimato un aumento di quasi 3 milioni di euro che andrà ad incidere sulla spesa corrente dell’Ente, coperto solo in piccola parte dai ‘ristori’ del Governo. Nonostante le buone pratiche che si adotteranno per il risparmio energetico all’interno degli istituti di nostra competenza – aggiungono -, questi costi restano incomprimibili in quanto legati alla fruibilità degli ambienti e, in ultima analisi, al regolare funzionamento della vita scolastica”.

Le premesse, in sostanza, preoccupano la stessa Provincia che, proprio rispetto alla questione dei consumi energetici negli edifici scolastici, si è da sempre dimostrata attenta. E qui è lo stesso Ente di piazza Italia a ricordare come, più volte nel corso degli anni, i dirigenti scolastici siano stai sensibilizzati sulla necessità di razionalizzare il consumo energetico dei propri istituti, adottando ogni possibile provvedimento. “Già dal 2014, anche a seguito della Legge Delrio che diminuiva le disponibilità economiche dell’Ente – spiegano dalla Provincia -, il servizio Edilizia scolastica aveva indicato ai presidi possibili misure per il contingentamento delle spese di funzionamento, inclusa la possibilità di poter prendere in esame l’adozione della settimana corta”. Indicazioni che, sempre stando all’Ente, sono state recentemente ripetute visto l’anomalo aumento dell’energia in generale e dei combustibili in particolare. 

Ente che, tra le altre cose, ha ricevuto negli ultimi tre anni oltre due milioni e mezzo di euro per interventi di efficientamento energetico in diversi istituti della provincia e che “porteranno sensibili economie nella climatizzazione degli stessi”. Già da tempo, per esempio, molte scuole sono state dotate di impianti fotovoltaici “che garantiscono una produzione annua di energia elettrica pari a quasi 1 milione di kwh”. Dalla Provincia ricordano inoltre come sia in corso di attuazione la realizzazione di nuovi edifici scolastici, tra i quali il Liceo scientifico “Marconi” di Foligno, che “come previsto dalla normativa, saranno realizzati a consumi energetici Nzeb (edifici a energia quasi 0)”. E anche su questi edifici “verranno realizzati impianti fotovoltaici con una produzione annua prevista di circa 350 mila kwh”. Tutti interventi che, sottolineano sempre da Perugia, oltre al risparmio energetico, porteranno importanti benefici dal punto di vista ambientale, “garantendo una diminuzione di CO2 nell’atmosfera di circa 1000 tonnellate l’anno”.

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