1.9 C
Foligno
lunedì, Dicembre 15, 2025
HomeAttualitàCovid, in Umbria l’incidenza più bassa ma i ricoveri ordinari restano i...

Covid, in Umbria l’incidenza più bassa ma i ricoveri ordinari restano i più alti d’Italia

Pubblicato il 8 Settembre 2022 11:08 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:41

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

La nebbia ferma Foligno e Seravezza: finisce 1-1 al “Blasone”

I Falchetti mancano la vittoria per la quinta partita di fila e scendono al quinto posto, in favore del Prato. Ora la fine dell'anno per i biancazzurri è prevista a Cannara il 21 dicembre. Manni: "Gara disputata nel modo giusto, prossima partita una finale"

Al “Frezzi” un ciclo di incontri per riflettere su UE e cooperazione internazionale

Il progetto propone sei diversi appuntamenti in cui i docenti dell'Università di Perugia, Amina Maneggia e Fabio Raspadori, terranno delle lezioni di approfondimento sui temi proposti, che si concluderanno in una visita della Capitale per i partecipanti

L’ospedale di Foligno un modello per i servizi dedicati alle donne

La Fondazione Onda ha conferito al “San Giovanni Battista” due bollini rosa, premia il lavoro svolto negli anni dagli operatori della struttura cittadina. La direzione dell’Usl Umbria 2: "Traguardo importante"

Il Covid continua ad allentare la sua presa sull’Italia. Lo dicono i dati del consueto monitoraggio della Fondazione Gimbe che, nella settimana dal 31 agosto al 6 settembre, ha rilevato tutti i numeri in calo. A cominciare dai contagi, passati dai quasi 150mila del precedente report a 123.782, giù del 17,3%. Scendono, invece, del 18,1% le terapie intensive (da 226 a 185) e del 17,8% i ricoveri ordinari (da 5.427 a 4.459). E mentre diminuiscono del 22,1% anche i decessi (da 574 a 447), resta ferma la percentuale di chi ha completato il ciclo vaccinale, ossia l’86,7% della platea. Numeri incoraggianti, sì, ma dall’Istituto presieduto da Nino Cartabellotta arriva il monito a non abbassare la guardia, anzi. “L’Esecutivo in carica non ha ad oggi predisposto alcun piano di preparazione per il prossimo autunno-inverno – sottolinea il numero uno di Gimbe -, e, peraltro, la gestione della pandemia e della campagna vaccinale rimangono ai margini delle proposte elettorali”. E parlando di “futuro incerto”, Cartabellotta evidenzia come “il rischio è quello di trovarsi, per l’ennesima volta, in piena stagione autunnale ad inseguire il virus, compromettendo la salute delle persone più fragili e generando ritardi nell’assistenza sanitaria ordinaria”.

Tornando ai numeri del contagio, anche quelli dell’Umbria si confermano in discesa. A partire dagli attualmente positivi per 100mila abitanti a quota 315, giù del 13,1%: il miglior dato tra tutte le regioni, mentre la media nazionale è a quota 965. Da un estremo all’altro, però, se si guarda ai ricoveri ordinari: sì, perché, seppur in calo rispetto alla settimana scorsa, la saturazione in area medica negli ospedali umbri si attesta al 19% e nessuna regione fa peggio. La media nazionale, in questo caso, è del 7%. Nel periodo di riferimento di cui sopra, invece, l’occupazione di posti letto in terapia intensiva è dello zero per cento. Scendono ancora i nuovi casi in entrambe le province del Cuore verde d’Italia, Perugia e Terni, rispettivamente del 12,6% e del 10,1%: nel primo caso sono 217 per 100mila abitanti e nel secondo 223. Per quanto concerne i vaccini, la regione si conferma solo dodicesima per tasso di copertura delle quarte dosi: a quota 15%, di contro alla media nazionale del 17,7%. E proprio in riferimento alle quarte dosi, Cartabellotta rinnova l’invito a “farla subito con qualsiasi vaccino disponibile, giacché – dice – è rischioso aspettare”.

Articoli correlati