3.9 C
Foligno
venerdì, Dicembre 12, 2025
HomeEconomiaLa Fondazione Carifol spegne trenta candeline e si racconta in un incontro...

La Fondazione Carifol spegne trenta candeline e si racconta in un incontro a palazzo Cattani

Pubblicato il 15 Novembre 2022 16:47 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:29

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Accoltellamento, confermati gli arresti domiciliari. Per il dirigente anche il braccialetto elettronico

Nella mattinata di venerdì 12 dicembre il Gip del Tribunale di Spoleto ha sciolto la riserva respingendo la richiesta della difesa del 60enne e inasprendo ulteriormente la misura cautelare a suo carico

Foligno in festa per Santa Lucia tra cialde e celebrazioni eucaristiche

Il monastero delle clarisse ospiterà le cerimonie religiose organizzate per l’occasione: a presiederle anche monsignor Domenico Sorrentino. Previste modifiche alla viabilità nella zona del rione delle Puelle

Auto in fiamme a San Giovanni Profiamma

L’incendio è avvenuto nella serata di giovedì 11 dicembre: a prendere fuoco una Fiat Punto con impianto a gpl. Sul posto vigili del fuoco e carabinieri

Un momento di approfondimento, un colloquio-incontro, per festeggiare i primi trent’anni di attività della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno. L’appuntamento è per il 16 novembre alle 17.30 al quartier generale della Fondazione Carifol, il centralissimo palazzo Cattani. Ospite d’eccezione, il presidente dell’Acri e di Fondazione Compagnia di San Paolo, il professor Francesco Profumo. Mentre a moderare i lavori sarà il dottor Nicola Saldutti, caporedattore Economia del Corriere della Sera. Una serata che, fanno sapere dalla Fondazione nata nel 1992, vuole essere occasione per testimoniare il senso, i valori e l’operato dell’ente, che ha raccolto un’eredità centenaria; quella cioè della Cassa di Risparmio di Foligno, che, oltre a quella bancaria, svolgeva attività filantropica fin dal 1858. Verrà dunque posto l’accento sui i principi, i ruoli e le strategie a cui si è ispirata con l’obiettivo di rendere concreta la propria mission. E poi ancora sul metodo che la Fondazione stessa si è data nei primi anni di vita, anche all’interno della rete del sistema Fondazioni di origine bancaria italiane che aderiscono all’Acri. Un’azione, in generale, che potrebbe riassumersi con alcuni significativi dati: la Fondazione Carifol, riservando attenzione alle persone, alle istituzioni e al territorio, ha contribuito alla realizzazione di oltre 3mila iniziative nel campo dell’Arte e Cultura, Formazione, Istruzione, Salute, Filantropia e nell’ambito dello Sviluppo locale e della Ricerca Scientifica, mettendo a disposizione più di 35 milioni di euro.

“Certamente nuove sfide attendono la Fondazione – commenta il presidente Umberto Nazzareno Tonti – che dovrà confermare la sua costante attenzione, così come ascolto e dialogo istituzionale, perseguire la sua azione di indipendenza, autorevolezza e qualità, generando valore per le comunità in un contesto istituzionale, economico-finanziario e soprattutto sociale in costante e rapida evoluzione”. Tonti ribadisce dunque l’importanza di farsi vicini alle persone, essere al fianco di chi opera per lo sviluppo economico, sperimentare nuovi modi di costruire coesione e contrastare le disuguaglianze. Ed ancora, valorizzare le competenze, sostenendo la ricerca e l’innovazione continua per generare conoscenza condivisa e crescita. Infine, promuovere l’arte e la bellezza, senza rinunciare a un nuovo modello di sviluppo sostenibile ove l’ambiente sia un’opportunità. “Questo – evidenzia Tonti – è ciò che ha caratterizzato e che caratterizza il metodo della Fondazione e che vuole rappresentare lo sguardo con cui l’ente di Palazzo Cattani e tutti i suoi organi statutari vogliono guardare ai prossimi anni per il raggiungimento del principale obiettivo comune, ovvero – conclude – lo sviluppo economico e sociale, l’uguaglianza e il benessere della comunità.”

“Oggi festeggiamo la Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno – sottolinea il numero uno di Acri, il professor Francesco Profumo -, che da trent’anni è attivatore delle energie del suo territorio, stimolando la partecipazione dell’intera comunità allo sforzo collettivo di migliorare le vita delle persone. Perché le Fondazioni non solo erogano risorse – prosegue Profumo -, ma dialogano con i territori, attivando partenariati con soggetti pubblici e privati, profit e non profit, per sperimentare pratiche di innovazione sociale, che concorrano a immaginare e a costruire un Paese più bello, giusto, solidale e sostenibile”.

Articoli correlati