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Foligno, l’Usb proclama lo stato di agitazione dei dipendenti comunali

Pubblicato il 13 Febbraio 2023 20:18 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:13

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“Interruzione unilaterale delle relazioni sindacali con tutti gli attori del sistema”. È questa la motivazione che ha spinto l’Usb – Unione sindacale di base – a proclamare lo stato di agitazione della polizia locale di Foligno e di tutti i dipendenti comunali. E lo ha fatto tramite una missiva inoltrata al Prefetto di Perugia e al sindaco di Foligno. La lettera è stata inoltrata anche al segretario generale del Comune di Foligno, così come al dirigente del personale di palazzo Orfini Podestà. Il sindacato, tramite il referente Usb Pubblico impiego di Foligno, Giovannino Pirone e le rsu Usb del Comune, Claudio Ottaviani e Umberto Ruzittu, evidenziano come dall’aprile del 2022 non ci sia stato “nessun concreto riscontro alle rsu e alle parti sociali”. 

Il sindacato sottolinea come “fino ad oggi, in concreto e unilateralmente, l’amministrazione comunale di Foligno ha tagliato, per i lavoratori della polizia locale, dal fondo salario Accessorio i Progetti obiettivo alimentati con le risorse ex articolo 208 cds, penalizzando i lavoratori nel salario e la collettività nei servizi”. Ma sono altri tre i punti su cui l’Usb rimarca criticità sul fronte della polizia locale. Si tratta del taglio “sul Piano triennale del fabbisogno assunzionale previsto per la polizia locale e riversato iniqui carichi di lavoro su tutti gli agenti di un Corpo sottodimensionato; recuperato in maniera precipitosa e confusa gli emolumenti e le giornate di riposo compensativo erogate agli agenti negli anni 2015-2019, per evitare l’applicazione del nuovo Ccnl 2019-2021 che certifica le ragioni dei lavoratori che hanno instaurato il contenzioso; omesso di riconoscere agli agenti della polizia locale in turno 13-19 il diritto al buono pasto sostitutivo al servizio mensa”. 

Mentre, per tutti i lavori del Comune di Foligno, l’amministrazione avrebbe “omesso di trasmettere il Ccdi Comune di Foligno di parte economica 2022 all’Aran quale effetto discendente alla condotta anti-sindacale messa in campo; omesso di informare tutte le parti sociali e la rusa sulle economie di bilancio del Fondo salario accessorio 2022 certificando e legittimando il Fondo 2022 in maniera autonoma e anti-sindacale; omesso ad oggi di costituire il Fondo salario accessorio 2023 per tutti i dipendenti comunali” e, infine, “omesso di concertare con tutte le parti sociali e la rsu un accordo di programma sulle Progressioni economiche orizzontali, per tutti i lavoratori comunali fermi in categorie economiche bassissime e tutti in possesso dei requisiti previsti dal D.lgs 150/2009”.

Per tutto ciò, dalla giornata di lunedì 13 febbraio è stato proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale della polizia locale e del Comune di Foligno a causa di un’amministrazione comunale – si legge nella lettera – “assente sulle politiche del personale tutto, che si vuole isolare dalla rappresentatività sociale per meglio operare tagli a salari e servizi”.

L’amministrazione comunale è stata dunque invitata, entro sette giorni, a trovare una conciliazione, attraverso la convocazione dell’Usb. Lo stesso sindacato ha ricordato come, lo stato di agitazione, sia funzionale ad una proclamazione di sciopero, che l’Usb si riserva di poter avviare.

Alle richieste legate alle condizioni lavorative, l’Usb ha come intento anche quello di “restituire al Comune di Foligno la silente, smarrita dignità istituzionale, finora mai sufficientemente focalizzata dagli osservatori esterni, ma denunciata anche dalla qualità e quantità di personale dipendente trasferitosi volontariamente presso altri enti, in cerca di migliori condizioni lavorative e di salario ed arrestare conseguentemente il calo dei livelli di efficienza e produttività dei servizi pubblici, tornando ad incentivare l’impegno e la qualità nella performance”.

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