Il Terzo polo è necessario, ma permangono le criticità della Sanità sul territorio. È il succo del consiglio comunale aperto andato in scena lunedì pomeriggio a Foligno. Nelle circa cinque ore di riunione, maggioranza e opposizione si sono confrontate sull’attuale situazione del “San Giovanni Battista”, così come sulle prospettive future legate all’integrazione con il “San Matteo degli Infermi” di Spoleto. Poche le presenze alla manifestazione di protesta fuori palazzo comunale, tantissimi invece coloro che hanno affollato la sala del consiglio, colmando anche le due sale in cui è stato proiettato lo streaming della seduta. Così come sono state tantissime le persone che hanno seguito online il consiglio comunale aperto voluto dalle forze di minoranza: nella mattinata di martedì sono state già 4mila le visualizzazioni. Tra i dirigenti sanitari della regione e della Usl 2, così come dall’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto e alla presidente Donatella Tesei, è stato ribadita la necessità di creare il Terzo polo, seguendo quelle che sono le direttive del DM 70 del 2015. Ma non sono mancate le proteste della minoranza e delle associazioni intervenute: la maggior parte di esse ha sollevato le varie criticità presenti. Su tutte le liste d’attesa, ma anche l’indebolmento del sistema sanitario sul territorio, che manda in cortocircuito anche l’ospedale. Un tema evidenziato anche dal direttore del “San Giovanni Battista”, Mauro Zampolini. In chiusura, la governatrice Tesei ha invitato tutti al senso di responsabilità per “mettere a terra” il progetto del Terzo Polo, così come lo ha fatto il sindaco Stefano Zuccarini, chiedendo comunque rassicurazioni sul fronte del personale. E proprio la mancanza del personale sanitario, così come di 12 primari all’interno del “San Giovanni Battista”, sono state le maggiori criticità sollevate dalla minoranza, che ha chiesto rassicurazioni sulla Casa di Comunità. Su questo fronte, i vertici regionali hanno risposto come siano già tanti i servizi presenti nel Folignate e che per farla serviva uno stabile di proprietà dell’Usl, assente però a Foligno. Non sono mancati nemmeno momenti di tensione, soprattutto nel corso dell’intervento del senatore Franco Zaffini, che ha lanciato l’idea di trasferire a Foligno la struttura che ospita il 118 regionale. Prima del consiglio comunale, le opposizioni hanno effettuato una protesta, tappandosi la bocca con del nastro adesivo, contro la decisione di “tagliare” i tempi del dibattito.
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