L’obiettivo dichiarato è riuscire ad erogare le 74mila prestazioni sanitarie in sospeso in Umbria entro il 31 luglio prossimo. E per farlo la giunta Tesei ha deliberato, nella giornata di mercoledì, un piano operativo straordinario di recupero delle liste d’attesa, volto da una parte – come detto – ad abbattere le richieste non ancora erogate e dall’altro al loro futuro contenimento.
Nello specifico, per il primo obiettivo la Regione mette a disposizione il finanziamento aggiuntivo per l’Umbria, che ammonta a circa 5,3 milioni di euro ai quali si sommano altri 1,6 milioni già presenti nei bilanci delle Aziende ospedaliere e sanitarie, proprio al fine di smaltire le 74mila prestazioni. Le Aziende andranno, infatti, a trasmettere alla Direzione regionale una tabella contenente le prestazioni in questione al fine di pianificare il loro smaltimento entro il 31 luglio prossimo, anche attraverso l’eventuale coinvolgimento di strutture convenzionate. Il secondo obiettivo, invece, ha come scopo quello di fare in modo che non si creino nuovi percorsi di tutela o al massimo di effettuare le prestazioni entro una o due settimane dal momento della richiesta del paziente.
Per questo motivo sono state adottate tutta una serie di attività che prevedono, in primis, un’offerta ampliata basata sul numero delle prestazioni che oggi vanno ad alimentare i percorsi di tutela, salvando, quando possibile, il principio di prossimità rispetto alla residenza del richiedente. Il documento stabilisce, inoltre, un utilizzo dei macchinari per gli esami per minimo 12 ore al giorno nei feriali (8-20), almeno un’apertura serale a settimana e due nei giorni festivi, con riferimento in questo caso alle domeniche. E ancora, l’attivazione della presa in carico da parte degli specialisti così da prescrivere le prestazioni di approfondimenti e completamento diagnostico senza che il paziente sia rinviato al medico curante; il monitoraggio costante dell’offerta dei primi accessi e dei secondi accessi (esami successivi) per riallineare l’offerta al recupero dei posti disponibili; e una revisione dell’ambito di riferimento per gli over 65 e i pazienti fragili che sarà attivato a livello distrettuale e non più regionale. Infine, un incremento dell’appropriatezza delle prescrizioni.
Parallelamente alle prestazioni specialistiche ambulatoriali, la delibera indica come ottimizzare anche il governo delle liste di attesa chirurgiche attraverso strategie simili a quelle indicate per le prestazioni ambulatoriali e l’ottimizzazione dell’utilizzo delle sale operatorie.