Seconda tappa per l’iniziativa lanciata da Azione Foligno e sposata dal circolo cittadino di Legambiente che punta ad organizzare pulizie volontarie sul territorio comunale con cadenza mensile. E l’area scelta, questa volta, è quella di Sant’Eraclio ed in particolare largo Garibaldi, dove da tempo ormai si registrano – con fin troppa frequenza – accumuli di rifiuti da parte di cittadini poco attenti alle regole della differenziata: nelle scorse settimane e a più riprese, infatti, in tanti avevano denunciato lo stato di incuria e degrado in cui versa l’area, su cui – come detto – ad intervenire saranno ora i volontari.
L’iniziativa di pulizia è in programma per domenica 30 aprile, alle 11, quando guanti e sacchi alla mano si andranno a raccogliere i rifiuti presenti. A mettere a disposizione l’attrezzatura sarà, anche questa volta, il circolo folignate di Legambiente, che doterà i partecipanti di guanti e pinze, mentre i sacchi saranno forniti dalla Valle Umbra Servizi. Con l’occasione, inoltre, l’associazione ambientalista spiegherà anche ai partecipanti come differenziare in maniera corretta i rifiuti.
L’obiettivo – spiegano da Legambiente – è aiutare e supportare ogni buona pratica ecologista e in particolare quelle volte a sensibilizzare la cittadinanza sul tema della raccolta differenziata e dell’abbandono illegale di rifiuti. Per l’associazione guidata da Marco Novelli, infatti, è necessario “agire fortemente sulla mentalità dei cittadini per spronarli ad avere comportamenti più responsabili”. “Solo così – concludono – si potrà avere una città meno inquinata e minori costi a carico della collettività”.
Accanto ad Azione Foligno e Legambiente già diverse associazioni, politiche e non, avevano preso parte al primo appuntamento, quello cioè dello scorso primo aprile, quando ad essere interessate dall’opera di pulizia erano stati piazza San Domenico, viale Marconi il Plateatico “piccolo” e via Arcamone. Ora, però, l’appello di Legambiente è ad ampliare ulteriormente questa platea. Invito esteso, dunque, a tutte le associazioni e ai singoli cittadini ad entrare a far parte di questo coordinamento. “I cittadini – concludono dall’associazione ambientalista – prendano parte in questa battaglia di salvaguardia del territorio. È tempo inoltre che la politica tutta si sporchi le mani e torni a dare il buon esempio”.