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Dalla diagnosi alla cura, l’ospedale si dota di due nuovi ambulatori

Pubblicato il 23 Maggio 2023 15:27

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Due nuove attività destinate ad arricchire le prestazioni assistenziali e di cura alla popolazione: sono quelle recentemente avviate al “San Giovanni Battista” di Foligno. Si tratta, nello specifico, dell’attivazione di due ambulatori per la diagnosi e la cura, rispettivamente, dell’osteoporosi e delle malattie della tiroide, in funzione dallo scorso mese di febbraio. “Due servizi – commenta il direttore della Struttura complessa della Medicina interna dell’ospedale folignate, Lucio Patoia – molto rilevanti in termini di numeri”.

Dati alla mano, così come riferito dal dottor Patoia, in Italia l’osteoporosi riguarda una popolazione femminile che oscilla tra il 13% e il 14%, interessando nel solo territorio folignate tra le 7mila e le 8mila donne; per quanto riguarda invece la popolazione maschile, il dato nazionale è dell’1%, che a Foligno si traduce in un migliaio di persone “che – commenta Lucio Patoia – possono essere interessate da questa condizione che va affrontata per tempo altrimenti può creare problemi sia di disabilità che di riduzione delle aspettative di vita”. Passando alle malattie tiroidee – sia “ipo” che “iper” -, di fatto, molto diffuse, “l’aspetto più insidioso per la popolazione – ha dichiarato Patoia – è quello della presenza di noduli di tipo maligno”. “Anche se si tratta solo di una piccola percentuale, circa lo 0,5%, su grandi numeri il dato finisce con il riguardare una certa platea di persone, per cui è importante che vengano diagnosticati e seguiti per tempo in maniera adeguata”.

Concretamente, attraverso i due nuovi ambulatori il paziente potrà usufruire di un’assistenza completa, dalla diagnosi alla cura dell’osteoporosi e, in maniera altrettanto identica, per i noduli della tiroide. Insomma, un unico specialista per seguire tutte le tappe del percorso affrontato dal paziente. Un percorso che era già presente nei due principali ospedali dell’Umbria, ossia quelli di Perugia e Terni, e che ora va ad arricchire anche l’offerta del “San Giovanni Battista”. “L’attivazione dei due ambulatori – ha sottolineato a questo proposito Lucio Patoia – è avvenuta in sinergia con i presidi di Perugia e Terni che non ce la facevano più a gestire la mole di pazienti. Ciò significa che i servizi che offriamo andranno a beneficio non solo della comunità folignate e dei territori di competenza dell’Usl Umbria 2 ma serviranno, e già lo stiamo vedendo, per tutto il territorio regionale. Abbiamo infatti pazienti che arrivano da noi anche dall’Alta Valle del Tevere”.

I due servizi sono stati presentati ufficialmente nella mattinata di martedì 23 maggio, nella sala giunta di palazzo comunale, alla presenza – oltre che dello stesso Patoia – del sindaco Stefano Zuccarini, del direttore generale dell’Usl Umbria 2, Massimo De Fino, e del direttore dell’ospedale di Foligno, Mauro Zampolini. E proprio quest’ultimo ha spiegato come a Foligno si fosse registrata negli anni la mancanza di un percorso dedicato all’osteoporosi, un gap dunque che è stato finalmente colmato. “Così come importante – ha proseguito Zampolini – è l’attenzione data alle malattie tiroidee, punto di forza dell’ospedale, ma rispetto alla quale mancava una gestione medica che ora c’è. La chirurgia tiroidea – ha quindi aggiunto – sarà inoltre pilota dell’integrazione tra gli ospedali di Foligno e Spoleto”. Zampolini è, quindi, intervenuto sul capitolo liste d’attesa. “Stiamo lavorando sulle agende di II livello. Le liste d’attesa non verranno mai risolte se non incanalando tutte le patologie in percorsi di presa in carico del paziente da parte dei medici specialistici. E la strada intrapresa – ha concluso – sembra stia funzionando. Non è un aspetto facile da affrontare, ma ci stiamo riuscendo. Così come occorre operare su un potenziamento dei percorsi oncologici”.

E sempre a proposito di potenziamento del “San Giovanni Battista” il dg De Fino ha annunciato come dei 10 infermieri recentemente assunti dall’Usl2 sui 15 previsti, quattro siano stati assegnati alla Chirurgia e due alla Gastronterologia ed Endoscopia di Foligno. Parallelamente, sempre all’interno dell’Usl2, sono stati inseriti sei specializzandi di cui due in forza alla Radiologia folignate.

Di “obiettivo raggiunto” ha parlato il sindaco Zuccarini. “È questo – ha detto – il lavoro da fare per valorizzare le eccellenze dell’ospedale di Foligno, incrementando la sua specializzazione. Non si può fare tutto dappertutto – ha quindi ribadito parlando del tanto discusso Terzo polo -, non funziona, bisogna abbattere i costi e puntare sulla qualità del servizio”. “Solo così sarà possibile valorizzare il nostro ospedale” ha quindi concluso Stefano Zuccarini, auspicando “la presa in carico complessiva del paziente in tutti i servizi ospedalieri”.

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