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Gioia incontenibile per il Giotti, Doni: “Massimo è una macchina perfetta” – GALLERY

Pubblicato il 18 Giugno 2023 11:30 - Modificato il 17 Gennaio 2024 12:23

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Una gioia incontenibile ha pervaso il Nobile Rione Giotti quando, centrato il terzo anello nell’ultima tornata, Massimo Gubbini ha superato l’ultima curva e si è avviato al traguardo. Una gioia incontenibile sfociata nella consueta invasione di campo che ha portato tutti i rionali di piazza Faloci a “far festa al cavaliere loro”, per richiamare il bando di giostra dell’avvocato Mancini e che ancora una volta domenica sera è riecheggiato al Campo de li giochi grazie alla voce unica ed inconfondibile di Claudio Pesaresi.

Una festa che segue di soli nove mesi quella precedente. Sì, perché l’Animoso del Rione Giotti ha portato a casa la sua seconda vittoria consecutiva: a settembre in sella ad Anna Aurora, domenica sera insieme a Daytona Man, che si è così aggiudicato il suo primo palio. Massimo, invece, di allori ne ha già collezionati nove. “E – ha spiegato il priore Alfredo Doni – con sei cavalli diversi. Non c’è nessun altro nella storia della Quintana – ha proseguito – che abbia fatto altrettanto: questo significa che la differenza la fa lui”. È proprio Massimo, dunque, “l’ingrediente segreto”, ma il priore Doni non nasconde neppure l’alchimia che esiste tra il cavaliere e il rione e il grande lavoro fatto da tutta la scuderia: “Un gruppo super affiatato e competente – commenta – che lavora insieme da 23 anni”.

Una squadra ben rodata, dunque, quella di piazza Faloci che domenica sera è arrivata al Campo de li giochi consapevole di essere favorita per la vittoria. “Sapevamo di partire favoriti e non ci siamo nascosti – ha dichiarato il priore Doni -: era chiaro dopo l’uscita di scena di Innocenzi. Ma, come ho detto ai miei rionali prima della Giostra, partire favoriti è bello ma mette una grossa pressione addosso, perché è chiaro che c’è una responsabilità decisamente più grande e che il cavaliere è sottoposto ad uno stress non indifferente”. Uno stress che, però, l’Animoso ha saputo gestire. “Massimo non si è minimamente scomposto – ha, infatti, osservato Doni -: è stato lui, il solito Massimo, un robot, una macchina perfetta”. “Possiamo dire che questa volta è andato tutto da pronostico e nella Quintana non succede spesso” ha quindi concluso il priore giottino, pronto a godersi i tre mesi che lo separano dalla Rivincita di settembre. “Vedremo cosa accadrà, anche perché ogni Quintana fa storia a sé”.

E per un priore che esulta, c’è un cavaliere che non è da meno. “È stata una vittoria emozionantissima” è stato il commento a caldo di Gubbini, che ha spiegato come proprio Daytona Man, il destriero con cui ha condiviso quest’ultimo palio, abbia contribuito a farlo ritornare al Giotti. “Sono contentissimo per il cavallo, per il rione e per il lavoro fatto” ha quindi aggiunto, prima di dedicare la vittoria alla sua famiglia, “alla quale – ha spiegato – tolgo tantissimo tempo. E spero con queste vittorie di ridarle qualcosa”. Per quanto riguarda il feeling con il rione, l’Animoso sottolinea come in piazza Faloci abbia trovato “degli amici, delle persone ragionevoli con cui – ha dichiarato – sono sempre riuscito a colloquiare e a trovare una soluzione”. “Siamo ripartiti molto bene – ha aggiunto – e spero che continueremo su questa strada. I cavalli sono importantissimi – ha quindi concluso -. In questo cambio sono riuscito a sfruttarne due che già ‘giravano’. Sicuramente sarà un impegnativo trovare cavalli giovani da portare a questi livelli, però ci stiamo già lavorando”.

E mentre la festa andava avanti al Campo de li giochi per i giottini, tra selfie e inni al cavaliere, a tracciare un bilancio di questa Sfida 2023 è stato il presidente dell’Ente, Domenico Metelli, che ha parlato di una giostra al cardiopalma. “Credo che qui i cavalieri si esprimano in maniera incredibile – ha detto -. Ce ne sono stati alcuni che hanno fatto delle vere acrobazie. Anche i più giovani hanno portato a casa risultati importanti. Per quanto riguarda Massimo – ha proseguito – non ci sono appellativi: è un fenomeno, un grande. E la sua massima espressione, ormai ce lo siamo detti tante vote, ce l’ha quando torna a casa e la sua casa è il Giotti. Bravo il rione, bravo il priore, bravo il cavaliere, bravo il consiglio ed è giusto che festeggino perché Massimo questa Giostra se l’è meritata fino all’ultimo centimetro”.

Per quanto riguarda la manifestazione, per Metelli la Quintana è in crescendo. “Appena la pandemia ce lo ha permesso, abbiamo potuto esprimere tutte le cose che sappiamo fare. È l’una di notte e il campo è strapieno, la gente non se ne vuole andare. Siamo molto contenti e credo che il lavoro fatto, in particolare modo quest’anno, dal comitato centrale e da tutti gli organi preposti sia stato incredibile. Quando c’è questo allineamento di pianeti si riesce ad ottenere questo risultato”. Insomma, grandi emozioni domenica sera al Campo de li giochi. “Chi vede per la prima volta la Quintana resta segnato per tutta la vita. È un’emozione fortissima: lo è per me che la seguo da 45 anni e credo che sia così anche per tutto il popolo della Quintana”.

 

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