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Speleologa bloccata nella grotta del Falco: anche un infermiere di Foligno tra i soccorritori

Pubblicato il 16 Agosto 2023 14:09

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C’è anche un folignate tra i soccorritori che hanno partecipato all’intervento di salvataggio della speleologa campana di 25 anni rimasta bloccata, dopo un infortunio, nella grotta del Falco a Corleto Monforte nella provincia di Salerno. Si tratta di Fabio Capulli, infermiere in servizio nella Struttura complessa di Rianimazione dell’ospedale di Foligno. Tra i trenta sanitari in Italia ad essere formati per gli interventi nelle grotte, il professionista dell’Usl Umbria 2, in forza al “San Giovanni Battista”, si è subito reso disponibile a partire per raggiungere i monti degli Alburni e calarsi insieme alle squadre del Soccorso alpino e speleologico, di cui fa parte, a 130 metri di profondità. Ricevuto l’alert che informava dell’operazione in corso e della necessità di ulteriori forze, non ci ha pensato due volte ed è partito, insieme ad un medico romano, alla volta della Campania. Non prima, però, di confrontarsi con il coordinatore infermieristico dell’ospedale folignate, Emanuele Stinchi che, insieme ai colleghi, lo ha sostituito in reparto nel turno di notte. Lunedì sera, quindi, l’infermiere di origini aquilane ha raggiunto Salerno e ha partecipato alle operazioni di soccorso grazie alle quali la 25enne è stata tratta in salvo. Il ritorno in superficie nella giornata di Ferragosto, dopo che la speleologa era stata visitata e stabilizzata per poi essere recuperata con una barella e portata fuori dalla grotta dalle squadre del Soccorso alpino e speleologico per poi essere trasferita in ospedale. La giovane era insieme ad alcuni amici quando è scivolata, riportando un trauma ad un arto inferiore. In suo soccorso – come detto – il Soccorso alpino e speleologico della Campania, al quale si sono poi aggiunti i reparti di altre regioni, tra cui – appunto – quello dell’Umbria. A coordinare le operazioni i vigili del fuoco. 

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