Inaugurata nel pomeriggio di mercoledì 13 settembre la nuova piazza di Capodacqua, costruita sulle macerie del terremoto del ’97 dopo la delocalizzazione di alcuni edifici distrutti dal sisma. In cantiere un intervento da 350mila euro, realizzato con fondi regionali. I lavori erano partiti nel settembre 2022 e si sono conclusi lo scorso mese di giugno. Mercoledì, invece – come detto -, il taglio del nastro, avvenuto alla presenza del sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini, degli assessore Marco Cesaro ed Agostino Cetorelli, del consigliere comunale Domenico Lini e della comunità di Capodacqua.
“La riconsegna di questa piazza – ha dichiarato il primo cittadino – è un ulteriore riconoscimento alla tenacia e alla grande collaborazione della comunità locale, che proprio in sinergia con l’amministrazione comunale ha collaborato alla rinascita di questo prezioso borgo”. La realizzazione della piazza di Capodacqua è, però – come sottolineato dal sindaco Zuccarini -, solo il primo di “altri progetti da portare avanti”. “Siamo sicuri – ha concluso a questo proposito il primo cittadini – che, lavorando insieme, questa realtà potrà diventare un punto di riferimento non solo per l’area montana ma per l’intero territorio comunale”.
Entrando nel dettaglio del progetto, redatto dal Servizio infrastrutture tecnologiche del Comune di Foligno, l’intervento ha riguardato – tra l’altro – la realizzazione dello slargo e del marciapiede, della rete fognaria per lo smaltimento delle acque superficiali e dell’infrastruttura della rete di pubblica illuminazione.
Per la comunità di Capodacqua “un giorno importante e significativo”, come spiegano dal locale comitato e dall’associazione che porta il nome della frazione folignate. “Perché la piazza – commentano – è, con la chiesa, un simbolo identificativo, fulcro di attività ricreative e culturali”. A questo, come detto, si aggiunge anche il fatto che sia stata realizzata sulle macerie causate dal sisma di 26 anni fa, a ricordo di “quei momenti di dolore e di angoscia, in cui tutto sembrava perso per sempre” ma anche a “testimonianza della volontà di riscatto, della resilienza di Capodacqua cosi come di altre comunità del territorio montano”. “Questa piazza – dicono ancora dal comitato e dall’associazione – testimonia lo spirito solidarietà ed è un tributo ai tanti volontari che da tutta Italia sono corsi in aiuto e sorretto per anni con sacrificio e carità le nostre popolazioni contribuendo a ricostruire il paese e non lasciar disperdere e frantumare il suo tessuto sociale”.
Insomma, una piazza che guarda al passato ma anche al futuro. “È una tappa fondamentale nel processo di crescita e sviluppo sostenibile di Capodacqua e dell’intero territorio montano del comune di Foligno. È il testimone che consegniamo ai giovani perché la corsa già da oggi ricominci. Questa piazza – concludono – è la dimostrazione dei risultati che si possono raggiungere grazie ad una intensa e costruttiva collaborazione tra il territorio e le istituzioni. Collaborazione avviata con la precedente amministrazione che ha promosso il progetto della piazza e del parcheggio e individuato le risorse finanziarie, all’interno di quelle destinate al completamento del Pir, e poi continuata con l’attuale amministrazione, che ha sostenuto e migliorato il progetto e che lo ha perfettamente realizzato. Ora non ci resta che dare a questa Piazza un nome altrettanto importante ed evocativo”.