21.1 C
Foligno
domenica, Luglio 6, 2025
HomeEconomiaAppalto pulizie Poste italiane, lavoratrici in sciopero

Appalto pulizie Poste italiane, lavoratrici in sciopero

Pubblicato il 20 Ottobre 2023 15:20

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Spoleto Nuoto, una settimana…bestiale!

Raffica di appuntamenti e di gare per la società biancorossa del presidente Antonio Spoladori, con i giovani nuotatori che hanno partecipato a numerosissime manifestazioni, ottenendo medaglie e piazzamenti: il resoconto

Maturità, sfogo social di una mamma: “Mia figlia meritava di più”. La scuola: “Ecco la verità”

Nei giorni scorsi aveva fatto il giro degli smartphone il video di una donna che lamentava l'operato della commissione esaminatrice del liceo “Frezzi” e, in generale, dei professori. La dirigente Marinangeli passa al contrattacco: “Irruzione arrogante”

Con “La Sagrantina” un tramonto di sapori e storie tra vigne e ulivi

Bevagna si anima con 600 appassionati per la passeggiata enogastronomica al calice, tra degustazioni, slow food e racconti del territorio, in un’esperienza di bellezza e accoglienza

“Ci hanno tagliato le ore, in maniera unilaterale, ma gli uffici postali che dobbiamo pulire non si sono rimpiccioliti. Pretendono che facciamo in un’ora quello che prima facevamo in due. Ma alla fine del mese cosa portiamo a casa? Niente, una miseria”. Rabbia ed esasperazione: sono i sentimenti, assolutamente comprensibili, delle lavoratrici dell’appalto di pulizia degli uffici postali dell’Umbria, dipendenti della ditta appaltatrice di Poste italiane nella nostra regione. “Quello che è successo – come ha spiegato venerdì mattina Marta Melelli, segretaria Filcams Cgil Perugia, nel corso dello sciopero con presidio davanti all’ufficio postale di via Mario Angeloni a Perugia – è che il committente, Poste, e l’azienda appaltatrice, in maniera unilaterale e senza che sia intervenuto un cambio d’appalto, hanno decurtato l’orario a queste lavoratrici e lavoratori, che sono già in forte difficoltà perché hanno salari bassi e contratti da poche ore settimanali”.

Di qui la decisione di proclamare, nella giornata di mobilitazione nazionale, lo sciopero nella provincia di Perugia e un presidio anche in quella di Terni nel pomeriggio di venerdì. “È una questione di dignità – ha detto una delle lavoratrici in sciopero intervenendo al presidio di Perugia – perché la mattina presto noi ci alziamo e andiamo a fare il nostro lavoro, proprio come fanno i dirigenti, e non è possibile che alla fine del mese non riusciamo a portare a casa uno stipendio dignitoso per dare da mangiare ai nostri figli”.

“Le aziende appaltatrici tagliano illegittimamente, Poste Italiane non risponde – ha concluso Melelli – senza alcuna considerazione e preoccupazione per le conseguenze sociali ed occupazionali che gli addetti del settore subiscono a causa delle loro scelte. La mobilitazione dunque continuerà”.

Articoli correlati