Una rassegna di cinque eventi tra novembre e gennaio firmata Young Jazz. Dal titolo “Countdown” sarà un vero e proprio percorso artistico che avrà come punto d’arrivo il Moult Festival, micro-festival di una giornata in agenda per il primo mese del 2024. Il recente rinnovo del direttivo e della presidenza dell’associazione folignate, che vanta 20 anni di vita all’interno della scena culturale cittadina e regionale e che lo scorso anno ha archiviato la 16esima edizione di “Young Jazz Festival”, coincide anche con un cambio della proposta artistica, della linea grafica e del “formato” dell’iniziativa. L’idea alla base della rassegna, che si svolgerà in diverse location della città, è quella di iniziare a proporre uno sguardo sull’espansione multiforme dei linguaggi musicali di oggi col fine di farli integrare tra loro e di metterli in dialogo recuperando un elemento, il dialogo appunto, centrale nel jazz sin dalla sua nascita e da sempre motore del ciclico rinnovo dei movimenti artistici. I dettagli della rassegna “Countdown” saranno presentati giovedì 16 novembre, alle 11, in sala Pio La Torre, alla presenza – tra gli altri – della neopresidente Giulia Battisti e di Dan Kinzelman (sassofonista americano da moltissimi anni residente a Foligno), consulente musicale per la programmazione artistica. Imminente anche il primo live, in programma allo Zut di Foligno sabato 18 novembre (ore 22) con i Deadeye, organ-trio poliglotta formato dall’olandese Reinier Baas (chitarra), dall’inglese Kit Downes (organo) e dal tedesco Jonas Burgwinkel (batteria), tutti e tre tra le maggiori voci nei loro rispettivi strumenti in Europa al momento (Tickets: 10 euro alla porta / 8 euro solo online; www.youngjazz.it/tickets).
Deadeye
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