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Foligno, in nove mesi 10mila multe: poco più di 2mila quelle ancora non pagate

Pubblicato il 7 Dicembre 2023 16:35

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Sono poco più di 10mila (10.047) le sanzioni al Codice della strada comminate a Foligno dal primo gennaio al 30 settembre scorso, per un totale di 755mila euro, di cui quasi 669mila relativi all’importo complessivo delle sanzioni e poco più di 86mila euro di spese di notifica. È quanto emerge dalla determina dirigenziale numero 1831 del 24 ottobre scorso pubblicata all’albo pretorio del Comune di Foligno. Documento che fa il punto sugli accertamenti delle entrate nei primi nove mesi del 2023. Analizzando il report redatto dal responsabile del procedimento, l’attuale comandante ad interim del Corpo di polizia municipale, Fabio Massimo Ambrogi, risulta pagata la maggior parte delle sanzioni elevate per le violazioni commesse dagli automobilisti. Entrando nel dettaglio dei numeri, infatti, sono stati già “saldati” 7.797 verbali per una somma complessiva di quasi 357mila euro, di cui 158 relativi all’articolo 142 del Codice della strada, quello cioè che fa riferimento al mancato rispetto dei limiti di velocità, il cui valore ammonta a oltre 13.500 euro. Cifre alle quali si aggiungono 52mila euro di spese di notifica. A mancare all’appello sono, dunque, 2.250 sanzioni, ossia multe non ancora pagate. In questo caso il valore economico accertato è di quasi 312mila euro, di cui 17 relative al superamento dei limiti di velocità per un importo di poco più di 4mila euro. Le spese di notifica ancora dovute, in questo caso, ammontano a 34mila euro. Nonostante i numeri, nell’atto viene specificato come “il valore complessivo da accertare risulta difficilmente quantificabile, in modo stabile e definitivo”. Questo perché, viene spiegato, in primis “i verbali al Codice della strada vengono accertati solo dopo la notifica o la contestazione” che sono, di fatto, gli strumenti che rendono la sanzione “esigibile da parte dell’Ente accentratore”; ma anche, ad esempio, perché “il verbale nel corso del tempo varia il suo importo esigibile in quanto – si legge nella determina – il trasgressore può pagare entro cinque giorni dalla notificazione o dalla contestazione un importo ridotto del 30%”. Così come viene sottolineato come “l’importo esigibile, qualora risulti ancora non pagato alla data finale riferita al periodo oggetto dell’accertamento, è oggetto a successiva variazioni”. 

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