23.3 C
Foligno
sabato, Luglio 27, 2024
HomeEconomiaPasta Julia, incontro in Regione per la reindustrializzazione

Pasta Julia, incontro in Regione per la reindustrializzazione

Pubblicato il 15 Gennaio 2024 16:37

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

VUS COM, boom di nuovi clienti. Rinnovati logo e servizi digitali

L'azienda del Gruppo Valle Umbra Servizi ha chiuso il 2023 con un utile netto di 826mila euro e una media nei cinque anni di un milione. Nel 2024 avviato un processo di rinnovamento per far fronte alle sfide del settore

Temperature alte, in Umbria stop ai lavori all’aperto dalle 12,30 alle 16

Lo prevede un'ordinanza della presidente della Regione, Donatella Tesei: il provvedimento resterà efficace fino al prossimo 31 agosto. Il sindacati: “Avremmo preferito essere ascoltati prima”

Contributi elettorali, chi ha sostenuto Zuccarini e Masciotti? Cifre e nomi della campagna

Dai due candidati sindaci passando per i consiglieri poi nominati assessori e fino ad arrivare a chi siede tra i banchi della massima assise cittadina, si tirano le somme delle spese sostenute e dei contributi e finanziamenti ottenuti da partiti, associazioni e privati

La crisi della In Food, ossia della ex Pasta Julia, approda sui tavoli regionali, dopo l’annuncio del licenziamento di tutti i 26 dipendenti in forza allo stabilimento di Spello. Secondo quanto dichiarato in una nota della Regione Umbria, infatti, la vicenda è stata al centro di un incontro che ha visto interloquire l’assessore allo Sviluppo economico, Michele Fioroni, con i rappresentanti della Flai Cgil e della Fai Cisl, alla presenza anche del sindaco Moreno Landrini. In discussione l’attivazione di un tavolo regionale “volto a delineare – fanno sapere dall’Ente di palazzo Donini – un possibile percorso di reindustrializzazione del sito di Spello. A margine dell’incontro, ad intervenire è stato infatti lo stesso assessore Fioroni che ha sottolineato l’impegno “a favorire l’interlocuzione con la curatela, a tutela – ha dichiarato – non solo di un marchio storico della nostra regione conosciuto in tutta Italia, ma soprattutto a tutela dei lavoratori e delle loro famiglie”. La notizia della chiusura definitiva dello stabilimento spellano e del licenziamento collettivo era arrivata a pochi giorni da Natale, attraverso una nota delle sigle sindacali della F,ai Cgil e della Fai Cisl che avevano denunciato le conseguenze occupazionali e le ricadute negative per il territorio. Proprio in quell’occasione era stata annunciata la volontà, condivisa con il primo cittadino spellano, di chiedere un incontro urgente in Regione. Richiesta che, come detto, si è concretizzata in occasione del vertice con l’assessore Fioroni e l’impegno ad attivare un possibile percorso di reindustrializzazione del sito.

Articoli correlati