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Dieci città umbre ricevono la Bandiera arancione

Pubblicato il 5 Febbraio 2024 10:42

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Sono 281 le Bandiere arancioni assegnate dal Touring Club Italiano nella giornata inaugurale della Borsa Internazionale del Turismo di Milano che si è aperta domenica 4 febbraio. Alla presenza del ministro del Turismo, Daniela Garnero Santanchè, sono stati premiati quei comuni dell’entroterra italiano che si sono distinti per ambiente, cultura, enogastronomia, accoglienza e innovazione sociale.

Delle 281 certificazioni riconosciute, in 277 casi si è trattato di una conferma, quattro invece le nuove località entrate a far parte del circuito delle Bandiere arancioni. Dieci quelle assegnate all’Umbria: di fatto, dieci conferme. Si tratta dei comuni di Bevagna, Città della Pieve, Montefalco, Montone, Nocera Umbra, Norcia, Panicale, Spello, Trevi e Vallo di Nera, che hanno superato la verifica triennale alla quale sono stati sottoposti, migliorando ulteriormente la propria accoglienza, dimostrando un impegno crescente nella tutela e nella valorizzazione del loro patrimonio storico-culturale, paesaggistico e ambientale. Comuni che, quindi, hanno saputo esprimere grandi eccellenze e che trovano nel turismo una concreta opportunità di rilancio, nonostante le difficoltà dovute alla situazione di marginalità. “Le Bandiere arancioni – ha spiegato il presidente del Touring Club Italiano, Franco Iseppi – rappresentano un esempio concreto dell’impegno della nostra associazione nel prendersi cura dell’Italia come bene comune, con l’obiettivo di diffondere la conoscenza dei territori, soprattutto quelli meno noti, educando alla bellezza del paesaggio e alla cura dell’ambiente”. 

La certificazione è pensata dal punto di vista del viaggiatore e della sua esperienza di visita, ha una validità di tre anni e, premiando le realtà più virtuose, è anche uno stimolo per un miglioramento continuo, che porta benefici reali e tangibili per le realtà coinvolte. Secondo i dati emersi dall’analisi del 2023, infatti, il 67% dei comuni Bandiera arancione ha registrato un punteggio più alto rispetto a quello del 2020. Il sistema ricettivo e ristorativo, per esempio, è stato potenziato nel 50% dei comuni, con alcune località che hanno raddoppiato il numero di strutture e quasi triplicato i posti letto, principalmente di tipo extra-alberghiero. La sostenibilità ambientale, già elemento distintivo dei borghi certificati, ha visto un ulteriore miglioramento nel 75% dei comuni. Tra questi, il 54% si è distinto per una gestione particolarmente virtuosa dei rifiuti, portandoli ad occupare i primi posti nella classifica generale italiana. Il 90% dei borghi Bandiera Arancione, inoltre, ha sviluppato una forte vocazione green confermata anche dall’installazione di oltre 700 colonnine di ricarica per veicoli elettrici su tutto il territorio italiano. Un risultato sorprendente se si pensa che più della metà dei comuni italiani (58%) non ha punti di ricarica di accesso pubblico installati nelle proprie aree di competenza. Le Bandiere arancioni, infine, si distinguono anche per il coinvolgimento delle comunità locali nella risoluzione di problemi diffusi, ne è un esempio l’adozione di formule come quella della cooperativa di comunità, e per la forte spinta all’inclusività sociale, anche nell’offerta di servizi rivolti al turista.

Le 281 Bandiere arancioni assegnate oggi rappresentano l’8% delle oltre 3.500 candidature analizzate da Touring Club Italiano negli ultimi 25 anni. Di queste, il 18% è riuscito comunque a conquistare la certificazione dopo aver intrapreso un percorso di crescita e aumento della qualità dell’offerta suggerito dai piani di miglioramento studiati ad hoc dal Touring Club Italiano e redatti per vari comuni candidati.

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