Partecipazione, condivisione e ascolto. Sono le tre parole chiave con cui Mauro Masciotti si è presentato alla città di Foligno nel pomeriggio di domenica 7 aprile, in un auditorium di Santa Caterina che a fatica è riuscito a contenere le tantissime persone che hanno voluto assistere al lancio della campagna elettorale che lo vedrà correre, sostenuto dalla coalizione progressista (Pd, Movimento 5 Stelle, Patto x Foligno, Foligno 2030 e Foligno in Comune), allo scranno più alto del palazzo comunale. Una campagna elettorale incentrata sulla “forza del noi”, concetto che è stato richiamato più volte nel corso dell’incontro, che ha visto intervenire sui temi della sanità, della violenza di genere e dell’associazionismo, il dottor Sandro Venanzi, la giornalista Valentina Pigmei e l’imprenditore Lorenzo Possanzini.
In platea non solo forze politiche e civiche, ma anche esponenti del mondo dell’associazionismo e tantissimi cittadini. Uomini e donne a cui Masciotti ha, di fatto, passato il testimone. “Il mio sì l’ho detto, adesso però è importante che questo sì diventi vostro”. Una chiamata all’azione, a scendere in campo tutti, nessuno escluso, “perché – ha dichiarato – non possiamo dire non mi interessa, non mi impegno. Dobbiamo andare a bussare al cuore di ognuno, prendere tutti per mano” con l’obiettivo dichiarato di “riprendere in mano il futuro della città”. Una città che per il candidato sindaco di centrosinistra appartiene ai giovani, “a quelli che sono dovuti andar via e che dobbiamo mettere in condizione di poter tornare e a quelli che vorranno venire a vivere nella nostra città”. Su questo fronte per Masciotti sarà necessario lavorare in sinergia con il mondo delle imprese e con quello dell’università. Presenza quest’ultima che andrà incentiva, lavorando tra le altre cose all’attivazione di un corso di laurea in ingegneria aerospaziale.

Diversi i punti caldi toccati durante il suo intervento. A cominciare dal rilancio delle frazioni, “diventate – ha detto – dei dormitori” e che andranno valorizzate attraverso “case di quartiere e servizi”. Da qui, l’ingresso a gamba tesa sulla Variante Sud. “Non siamo contrari – ha dichiarato -, perché è una strada necessaria ma che va pensata nei modi giusti e non come un mostro che taglia la città”. Su questo fronte la coalizione progressista sta lavorando ad un nuovo progetto, che colleghi non solo le frazioni tra di loro ma anche con la ferrovia a sud e a nord: “Una metropolitana di superficie – ha spiegato – che renda facilmente raggiungibile tutto il territorio”.
Trasporti, dunque, ma non solo. “Dobbiamo valorizzare il centro storico – ha proseguito – e tutte le nostre ricchezze, come l’ambiente e la montagna”. Un passaggio anche sulla sanità. “È impensabile che Foligno non abbia una sua Casa di comunità: lavoreremo insieme per ottenere quello che ci spetta”. E ancora, attenzione alle donne. “È uno dei primi impegni che mi prendo – ha sottolineato – perché questa possa essere una città delle donne”.

“Dovremo diventare una comunità – ha quindi ribadito – in cui sentirci uniti l’uno con l’altro, aiutarci l’uno con l’altro. Vedo troppa attenzione all’io, troppo spazio dato all’odio, che sta colpendo anche me. Foligno va rivoltata come un calzino, perché non sia più una città di palazzi ma di comunità. Una città che dovrà essere laboratorio di idee, non solo durante la campagna elettorale, ma ogni giorno”. Infine, un appello a ritrovare l’orgoglio, rivolto in primis alle forze di centrosinistra. “Dobbiamo ritrovarlo con la forza e lo spirito di partecipazione”. A sancire il patto con la città un nastro rosso che, a fine incontro, ha cinto tutti i presenti e che Mauro Masciotti ha legato con un nodo a simboleggiare l’unità e la “forza del noi”.