“Foligno in testa”. È lo slogan scelto dalla coalizione di centrodestra per accompagnare la ricandidatura del sindaco Stefano Zuccarini che nel pomeriggio di sabato 20 aprile, in un auditorium “Santa Caterina” gremito di persone – tra esponenti di partito e forze civiche, sostenitori e cittadini – ha lanciato la sua campagna elettorale, in vista dell’appuntamento con le urne dell’8 e 9 giugno prossimi. Triplice la lettura dello slogan scelto per puntare al secondo mandato: una Foligno che è “nella testa e nell’anima” di chi l’ha governata in questi cinque anni, ma anche una Foligno “tornata in testa in tanti settori” e ancora una Foligno che “ha rialzato la testa anche nei periodi più bui”, come spiegato nell’introduzione da Claudio Bianchini che ha coordinato la prima parte dell’incontro.
Un incontro che si è aperto con gli interventi degli esponenti delle sette liste, espressione di forze politiche e civiche, che sono tornate a schierarsi, o hanno deciso di farlo per la prima volta, al fianco di Stefano Zuccarini. E così, a susseguirsi sul palco del “Santa Caterina” sono stati – nell’ordine – il coordinatore regionale di Noi moderati, Gianni Dionigi; il coordinatore regionale dell’Udc, Ermanno Ventura (partito ricostituitosi in Umbria lo scorso mese di dicembre e che, in virtù dell’accordo nazionale tra Cesa e Salvini, laddove non avesse una sua lista presenterà i propri candidati tra le fila della Lega, come nel caso appunto di Foligno); e il coordinatore regionale di Umbria Civica, Nilo Arcudi. E, ancora, l’attuale assessore comunale al Bilancio e patrimonio, Elisabetta Ugolinelli, che ha presentato la lista Stefano Zuccarini Sindaco, “composta – ha detto – da uomini e donne del mondo del lavoro, dello sport, della Quintana e dell’associazionismo, slegata da logiche di partito e convinta della buona amministrazione” di questi ultimi cinque anni al punto da “metterci la faccia”. È stata quindi la volta dei “big”, ossia dei rappresentanti dei tre principali partiti della coalizione. La prima a salire sul palco è stata quindi la coordinatrice provinciale di Forza Italia Fiammetta Modena, seguita da Marco Squarta (FdI), attuale presidente dell’Assemblea legislativa, e dal segretario regionale della Lega, Riccardo Augusto Marchetti. A chiudere il ciclo è stata, infine, la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei.
Poi, la parola è passata al candidato sindaco. “Nel 2019 siamo stati una scommessa – ha dichiarato Stefano Zuccarini -, questo eravamo: una grande forza trainante, fatta di persone appassionate di politica che volevano dimostrare cosa erano in grado di fare per il bene della città, e oggi siamo qui, com’è giusto, per rendere il conto”. Intervistato da Manuela Marinangeli il sindaco ha, quindi, passato in rassegna, assessorato per assessorato, quanto fatto nei cinque anni di legislatura. Tanti i temi toccati: dall’implementazione della videosorveglianza all’attivazione dell’elisoccorso, sottolineando l’impegno della Giunta Tesei; dal piano di messa in sicurezza dal rischio idrogeologico del Topino e dell’ospedale al Parco degli animali; passando per quella che ha apostrofato come “rivoluzione delle società partecipate”. Un riferimento ad Afam e Vus, “che – ha detto – sono delle eccellenze a livello regionale: erano in perdita e ora sono in pareggio di bilancio e offrono servizi. Non abbiamo seguito la linea della ‘marchetta’ per inserire il ‘trombato di turno’, ma abbiamo messo professionisti veri che oggi ci fanno dire che Afam produce un utile straordinario. Vus era una società ‘bollita’, l’abbiamo trasformata in una delle migliori”. E ancora, la prossima realizzazione dello svincolo di Scopoli e della Variante Sud. “L’opposizione – ha quindi sottolineato – ci dica se vuole o no questa infrastruttura, senza nascondersi dietro l’ipotesi di un nuovo progetto”. Poi, come detto, una full immersion tra lavori e opere pubbliche con un +25% dichiarato di investimenti sui lavori stradali e un +100% sulle opere pubbliche realizzate; su bilancio e patrimonio, con riferimento – tra le altre cose – alla Tari, sia nella ridefinizione delle agevolazioni che nella concessione di 1.100.000 euro dal 2020 al 2022; sull’urbanistica, con l’avvio della definizione del nuovo Prg “senza aumenti di cubatura – ha dichiarato – e di cementificazione”; sul sociale con lo stanziamento nel 2023 di fondi per 5.738.123 euro e di 1.479.669 euro a sostegno della disabilità ma anche con nuove regole per l’assegnazione delle case popolari; sulle politiche scolastiche con l’attivazione, tra l’altro, dello “Spazio estate” dedicato nel mese di luglio agli iscritti al nido; sullo sport con un sostegno economico alle associazioni per 244.850 euro e sulla Quintana con la designazione di un assessore ad hoc; sul turismo con l’efficientamento di palazzo Trinci per quasi 500mila euro, l’istituzione della “Foligno card”, un +147% di ingressi nei musei cittadini ed un aumento delle presenze turistiche (+38,25% di presenze straniere, +18,47% di arrivi stranieri, +7% di presenze italiane rispetto al 2018 con un incremento totale di presenze turistiche dell’11,11% e di arrivi del 3,2%).
Zuccarini ha, quindi, elencato i progetti in corso o di prossima realizzazione attraverso i fondi del Pnrr: dalla riqualificazione degli impianti sportivi (ciclodromo di Corvia, nuovo Pala Campo di Marte, nuova palestra di viale Marconi e Campo de li Giochi) agli interventi nella Valle del Menotre (parcheggi, area attrezzata per la sosta dei camper, servizi igienici e di cicloturismo a Benfiore, Ponte Santa Lucia e Casenove), per arrivare al centro storico con due stralci di lavori che interesseranno – tra gli altri – la manutenzione straordinaria dell’ex molino Pambuffetti, il completamento del marciapiede di via Bolletta e la riqualificazione di via Pierantoni; e, infine, la riqualificazione del parcheggio del Plateatico, del parco Hoffman e degli Orti Orfini.
“Immaginare la Foligno del futuro non è facile – ha quindi dichiarato Zuccarini – ma vogliamo raccogliere i frutti di quanto fatto. Ringrazio chi è stato con me in questi cinque anni dai consiglieri comunali alla mia giunta. Per quanto riguarda, invece, l’opposizione, a parte qualche lodevole eccezione, è stata inutile, inefficace e cattiva a livello personale. In passato la mia opposizione è stata sempre intellettualmente onesta, dall’altra parte – ha quindi concluso – questa onestà intellettuale non c’è, c’è sete di potere”.