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Il Novecento rivive negli scritti degli studenti dell’Università della Terza età di Foligno

Mercoledì 22 maggio la presentazione del libro “Le ragazze di Viale Firenze e altre storie”, curato da Roberto Segatori. Realizzata con il contributo della Fondazione Carifol, l’opera contiene quattro poesie e ventuno racconti vissuti sulla propria pelle dagli autori

Pubblicato il 21 Maggio 2024 15:04 - Modificato il 21 Maggio 2024 18:11

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Si va dalla memoria dei nonni coinvolti nella Prima guerra mondiale e della Resistenza al fascismo alla narrazione, corredata spesso da foto d’epoca, di episodi tristi, lieti o buffi vissuti a partire dagli anni Cinquanta. C’è tutto questo all’interno del libro “Le ragazze di Viale Firenze e altre storie”, opera che contiene quattro pressione poesia e ventuno preziosi racconti messi nero su bianco, sulla base delle esperienze vissute nel corso del Novecento, dagli iscritti e dalle iscritte dell’Università della Terza età di Foligno. Il volume, pubblicato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, verrà presentato mercoledì 22 maggio, alle 16, nella sede dell’Unifol di via Oberdan. Per l’occasione verranno lette le quattro poesie e dei passi più interessanti di ogni storia.

Nell’introduzione, il curatore del libro e presidente dell’Unifol, Roberto Segatori scrive: “I racconti alludono abbastanza spesso a vicende scomode, dure, perfino dolorose. Ma nell’esercizio della scrittura, nel metterle su carta, si rivela un piacere quasi nuovo. Un piacere che non deriva solo dalla piccola occasione di autoriflessione, ma che corrisponde all’idea di produrre qualcosa di letterario. Dello sperimentare, cioè, da parte dei partecipanti all’avventura di carta lo status di scrittrici e di scrittori. È inoltre innegabile che in tutto il libro si respiri un’aria di grande libertà, quasi la consapevolezza del comune possesso di un raggiunto ‘potere personale’, di cui da giovani non si disponeva”. Annota, infatti, in chiusura del suo pezzo Ersilia Negroni: “sono una donna ancora curiosa della vita e che ha abbastanza energia per lottare contro le ingiustizie, i pregiudizi e le disparità di genere. Sempre dalla parte delle donne! Non rinnego il passato, ma voglio con tutte le mie forze, vivere il presente. La morte non mi spaventa, ma vorrei che mi cogliesse ‘viva’”.  

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