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Trevi, oltre 2,5 milioni di avanzo. Il Pd: “Potevano essere utilizzati per abbassare le tasse”

Il rendiconto 2023 certifica lo stato di buona salute del Comune, ma non basta per convincere il partito di centrosinistra relativamente a quanto fatto: “La nuova giunta mostra incapacità programmatica”

Pubblicato il 22 Maggio 2024 12:38 - Modificato il 23 Maggio 2024 11:10

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Un bilancio con il segno più. È quello del Comune di Trevi che certifica il buono stato di salute dell’ente. L’ultimo consiglio comunale ha infatti certificato un avanzo libero di 2.642.410 milioni di euro relativamente al rendiconto del 2023. Una cifra che il Pd, attualmente all’opposizione, apostrofa come “straordinaria”. E, proprio per questo, “mette a tacere la falsa narrazione della maggioranza su fantomatici ‘buchi’ nel bilancio e sul fatto che ‘quelli di prima non hanno lasciato una lira”. In virtù degli oltre 2,5 milioni di “attivo”, il Partito democratico punta il dito sulla gestione dell’attuale amministrazione comunale: “Perchè negare contributi alle associazioni? – dicono dal Pd – Perché non fare eventi di richiamo turistico come Trevi Benessere e Pic&Nic? Perché non abbassare le tasse a cittadini e imprese con un avanzo di tali dimensioni?” chiede la maggiore forza politica di opposizione all’attuale giunta. “Il bilancio del Comune di Trevi è sano – proseguono i ‘dem’ in una nota – e ‘quelli di prima’ hanno lasciato un discreto tesoretto, come hanno certificato tutti gli atti approvati in consiglio comunale negli ultimi 10 mesi proprio da questa maggioranza”.

“Le risorse ci sono – tuona il segretario trevano del Pd, Massimo Valentini – perché chi ha amministrato Trevi in passato ha saputo gestire con oculatezza e serietà i conti pubblici, il problema è che pur avendo soldi a disposizione da quasi un anno questa nuova giunta non li ha spesi a beneficio della popolazione, dimostrando incapacità programmatica e gestionale. La nostra volontà – conclude – non è quella di fare polemica: che i soldi ci sono quindi è pacifico e la maggioranza ha pure appurato che sono tanti, per tanto ci impegneremo a fare proposte su come spenderli, perché un Comune non accumula tesoretti, ma eroga servizi, sostiene cittadini e imprese, assiste famiglie in difficoltà, promuove il territorio, genera opportunità”.

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