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Zuccarini replica ai progressisti sul “caso Belfiore”: “Accusa falsa e tendenziosa”

Dopo la “denuncia” di allontanamento e identificazione ingiustificata di due anziani dall’incontro pubblico del centrodestra, il sindaco interviene per difendere l’operato delle forze dell’ordine e accusa il centrosinistra di “beceri fini propagandistici e politici”

Pubblicato il 27 Maggio 2024 17:27 - Modificato il 28 Maggio 2024 10:46

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Non si è fatta attendere la replica del sindaco Stefano Zuccarini su quanto accaduto in occasione dell’incontro pubblico di Belfiore della scorsa settimana promosso dal centrodestra. Alla “denuncia” della coalizione progressista, secondo la quale due anziani, appartenenti all’Unione Sportiva Belfiore, sarebbero stati “allontanati e identificati in maniera del tutto ingiustificata da un agente delle forze dell’ordine in borghese” dopo che si erano “presentati con al collo un cartello in cui chiedevano pacificamente al primo cittadino e al suo schieramento una sede per le associazioni del paese”, è arrivata la netta presa di posizione del sindaco uscente, che ha bollato come “gravissimo” quanto dichiarato dal centrosinistra.

Per Zuccarini si tratta di “un’accusa falsa e tendenziosa che cerca di infangare deliberatamente l’operato delle forze dell’ordine che – sottolinea – è sempre stato esemplare”. Il sindaco di Foligno parla dunque di una strumentalizzazione “per beceri fini propagandistici e politici nel maldestro tentativo – dichiara – di ipotizzare inesistenti combutte tra le forze dell’ordine e l’amministrazione comunale volte a presunte censure o avvalorare deliranti intenti antidemocratici”.

Ricostruendo quanto accaduto nella serata dello scorso giovedì, Stefano Zuccarini ha spiegato come i due uomini “che stavano protestando contro la mancata realizzazione del centro sociale di Belfiore” siano stati invitati ad entrare e a partecipare all’incontro, salvo poi andare via nel momento in cui è stato “presentato il progetto e l’inizio dei lavori del centro sociale”. Ricostruzione che, dunque, si contrappone a quella descritta dalla coalizione progressista, che aveva parlato di “intimidazione nei confronti di chi voleva pacificamente far arrivare le proprie istanze al primo cittadino”. Rispedendo al mittente le accuse, il sindaco folignate ha così invitato “la sinistra a discutere di progetti per Foligno, su tematiche che interessano davvero la città, invece di inquinare il confronto politico con becere strumentalizzazioni”.

A rincarare la dose, il capogruppo della Lega in consiglio comunale, Riccardo Polli, che ha parlato di incontri “sempre aperti a tutti per ascoltare i cittadini nel massimo spirito di trasparenza e partecipazione, ma – ha aggiunto – sempre con la dovuta educazione e nel massimo rispetto delle istituzioni”. Per Polli “una campagna elettorale vincente – ha quindi dichiarato – è quella che non attacca le persone avversarie, ma parla di progetti concreti realizzabili, il fumo negli occhi – conclude – svanisce alla prima folata di vento”.

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