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Foligno, scoperto cantiere “Superbonus” con lavoratori “in nero”

La guardia di finanza ha sospeso l'attività imprenditoriale. Dall'inizio dell'anno sul territorio sono stati scoperti dodici lavoratori senza contratto e cinque irregolari: diverse le sanzioni economiche

Pubblicato il 4 Giugno 2024 10:17 - Modificato il 5 Giugno 2024 18:20

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Impegnati in un cantiere senza un contratto di lavoro. A scoprire quattro operai “in nero” sono state le Fiamme gialle di Foligno, nell’ambito dei controlli sul territorio. All’interno del cantiere edile i militari della locale compagnia, guidati dal comandante Antonio Petrucci, hanno scoperto quattro operai che lavoravano senza nessun tipo di contratto. Si tratta di uno dei tanti lavori finanziati attraverso i fondi del Superbonus 110%. Il cantiere irregolare scoperto a Foligno, era stato appaltato a una ditta con sede fuori regione ma di fatto operante in Umbria. Quattro i dipendenti “in nero”. Considerando il superamento della soglia del 10% del personale in forza al cantiere, l’Ispettorato territoriale del Lavoro di Perugia ha quindi disposto l’immediata sospensione dell’attività imprenditoriale e, dopo specifici approfondimenti, ha contestato sanzioni amministrative in materia di sicurezza sul lavoro per un importo di 27mila e 650 euro. In questo caso, infatti, la “maxisanzione” prevede pene pecuniarie da un minimo di 7.800 euro a un massimo di 46.800 euro.

IL BILANCIO

Dall’inizio del 2024, la Compagnia di Foligno, seguendo le direttive del Comando provinciale della guardia di finanza di Perugia, ha eseguito molte attività ispettive nei confronti di imprese che lavorano nei comuni del territorio di compentenza. Complessivamente sono stati scoperti 12 lavoratori completamente “in nero” e 5 irregolari. Oltre al cantiere edile, le operazioni hanno interessato diverse attività economiche, tra le quali due ristoranti di Foligno e un laboratorio di sartoria di Cannara, entrambi guidati da cinesei In particolare, nei ristoranti sono stati trovati tre dipendenti senza contratto e due “irregolari” e per i quali non erano state effettuate le comunicazioni agli enti competenti. In questo ambito sono stati inoltre contestati pagamenti in contanti, non tracciabili, riferiti alle ore di straordinario effettuate da due dipendenti per 6.664 euro. Nella fabbrica sartoriale è stato invece individuato un lavoratori “in nero”. “Ulteriori attività ispettive, trasversali a più settori economici, tra i quali bar, lavanderie, centri estetici e parrucchieri – fanno sapere i finanzieri – hanno consentito di contestare violazioni per la presenza, in totale, di quattro lavoratori ‘in nero’ e tre lavoratori ‘irregolari’”.

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