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Saldi estivi, stimata una spesa di 202 euro a famiglia

Pubblicato il 4 Luglio 2024 11:24 - Modificato il 4 Luglio 2024 15:51

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La data da cerchiare in rosso sul calendario è quella di sabato 6 luglio, quando in tutta Italia – e l’Umbria non farà eccezione – prenderà il via la stagione dei saldi estivi. E come ad ogni inizio di campagna degli acquisti scontati, arrivano puntuali anche le stime dell’Ufficio studi di Confcommercio, per il quale quest’anno ogni famiglia spenderà in media 202 euro, pari a 92 euro pro capite, per un valore complessivo di 3,2 miliardi di euro.

“Questi saldi – spiega il presidente dei Federmoda Umbria, Carlo Petrini, a pochi giorni dall’avvio ufficiale della stagione – rappresentano per i consumatori un’opportunità da non perdere, perché potranno acquistare prodotti di moda e di qualità con un’ampia scelta, visto che i negozi sono ancora ben riforniti”. Ma se da una parte l’attenzione è per gli amanti dello shopping, dall’altra si guarda anche alle casse dei negozi. “Ci aspettiamo – sottolinea a questo proposito Petrini – una boccata d’ossigeno per le nostre attività, che stanno attraversando una fase particolarmente delicata”.

Una fase che, secondo quanto sottolineato dal numero uno di Federmoda Umbria, si trascina in verità da ormai diverso tempo, per quella che definisce “una lunga serie di fattori”. A cominciare, sottolinea Carlo Petrini, dai “cambiamenti nei comportamenti d’acquisto dei consumatori, sempre molto orientati verso quel fenomeno del fast fashion che ha trasformato i vestiti in prodotti usa e getta, con tutto ciò che questo comporta anche in termini di sostenibilità ambientale e sfruttamento del lavoro”. A questo non si può non aggiungere “l’aumento dei costi fissi per le attività di prossimità” che, così come dichiarato dal presidente Petrini, “sta rendendo di pari passo difficile continuare a garantire il presidio del territorio, con il rischio sempre più concreto di desertificazione anche per quanto riguarda i negozi di abbigliamento, parte importante di quel ‘sense of Italy’ che rende le nostre città e i nostri borghi vivaci e attrattivi anche per il turismo”.

Insomma, le variabili in gioco sono tante e tra le fila di Federmoda si ragiona anche sul futuro dei saldi. “Alcune questioni – conclude Carlo Petrini – possono essere affrontate solo con la complicità dei consumatori, che invitiamo ad acquisti sostenibili nel proprio negozio di fiducia, e delle amministrazioni locali e regionale, che – conclude – possono aiutare i nostri negozi anche sul fronte della fiscalità e degli incentivi”.

Le regole dei saldi

Federazione Moda Italia e Confcommercio ricordano una serie di indicazioni fondamentali, sia per gli esercenti che per i clienti, per effettuare gli acquisti in saldo seguendo norme di trasparenza e fiducia.

Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. A differenza degli acquisti nei negozi fisici, in quelli online è possibile restituire il prodotto o effettuare cambi entro 14 giorni dal ricevimento a prescindere dall’esistenza di un vizio.

Prova dei prodotti: non c’è obbligo, è rimesso alla discrezionalità del negoziante;

Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante;

Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo;

Indicazione sul prezzo: obbligo di indicare il prezzo normale di vendita (tenendo conto anche della Direttiva Omnibus, recepita dal D.lgs 26/2023, in base alla quale va comunicato il prezzo più basso applicato alle generalità dei consumatori nei trenta giorni precedenti l’avvio dei saldi), lo sconto e il prezzo finale.

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