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Montefalco perde un medico di base. Il Comune scrive all’Usl 2: “Disagi per i cittadini”

In una nota diffusa sui social, l'amministrazione interviene sulla fine della convenzione con il dottor Massimo Pucci. I dottori presenti nel borgo non riuscirebbero a coprire i pazienti rimasti “scoperti”

Pubblicato il 17 Luglio 2024 16:02

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Montefalco perde un medico di base, con i pazienti che rischiano dei disagi. È arrivata nei giorni scorsi la comunicazione, da parte della Usl Umbria 2, che dichiara cessata dal prossimo 1° agosto la convenzione con il dottor Massimo Pucci, medico di medicina generale con ambulatorio a Montefalco. L’amministrazione comunale ha provveduto a rispondere prontamente con una comunicazione alla cittadinanza, pubblicata sulla pagina Facebook del Comune. Nell’avviso viene annunciata la mobilitazione del Comune, nei confronti della decisione dell’Usl 2, con l’obiettivo di evitare disagi alla popolazione e di difendere la qualità dei servizi sanitari fruiti dalla cittadinanza. Come si legge poi nel post caricato sul social, “il dottor Pucci ha in carico numerosi pazienti, molti dei quali necessitano di assistenza continuativa da parte del medico di base. Per questo, volendo evitare disagi ai cittadini, l’11 luglio abbiamo inviato una lettera alla dirigenza dell’Usl, in cui rappresentiamo che la decisione di sospendere la convenzione del dottor Pucci, può avere un impatto negativo sulla qualità dei servizi sanitari rivolti agli abitanti di questo territorio, sollecitando un incontro urgente. Riteniamo – prosegue la comunicazione – che qualunque decisione venga assunta dall’Usl Umbria 2, non deve in alcun modo comportare un deterioramento della qualità dei servizi rivolti ai cittadini”. Una preoccupazione, fanno sapere ancora dal comune di Montefalco, accentuata dal fatto che alla base della scelta di cessazione anticipata vi è anche una revisione del rapporto medico-paziente, passato da 1:1000 a 1:1200. Ad aggravare la situazione sarebbe il fatto che i medici attualmente attivi a Montefalco non riuscirebbero a prendere in carico tutti gli assistiti del dottor Pucci per questioni di capacità. Pazienti che dovrebbero quindi rivolgersi a medici in territori limitrofi o che non hanno l’ambulatorio sito in Montefalco. “Per questo – continua l’avviso alla cittadinanza – abbiamo chiesto alla dirigenza Usl di rivedere le decisioni prese o, comunque di assicurare che a Montefalco non vi sia alcuna alterazione dell’attuale rapporto medici/pazienti e che qualora vi sia necessità di sostituire un medico, ciò avvenga con tempistiche adeguate, in modo che il passaggio avvenga nel rispetto delle esigenze di cura di tutti i pazienti”. 
Una decisione depotenziante del territorio montefalchese che appare non conforme con il progetto di realizzazione, con i fondi del PNRR, dell’Ospedale e della Casa di Comunità (strutture che dovrebbero essere gestite dai medici di base), proprio nel territorio del comune.
L’amministrazione si dichiara infine fermamente contraria a qualunque decisione che introduca tagli che vadano a ledere il fondamentale diritto alla salute dei cittadini.

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