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Impianto “Monte Burano”, la Pro Foligno si affida ad esperti per opporsi al progetto

Giovedì la riunione di approfondimento e valutazione tecnico-scientifica per presentare entro il termine ultimo del 3 agosto tutte le osservazioni del caso al Mase. Pronti a far sentire la loro voce anche un gruppo nato tra Gallano e Capodacqua e singoli professionisti

Pubblicato il 19 Luglio 2024 14:59 - Modificato il 20 Luglio 2024 12:28

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Calendario alla mano sono quindici i giorni che restano prima che scadano i termini per la presentazione delle osservazioni al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (Mase) sul progetto eolico “Monte Burano” e Foligno non sembra voler perdere questa opportunità di far sentire la propria voce.

È in questo quadro che si inserisce l’incontro di approfondimento e valutazione tecnico-scientifica che si è tenuto giovedì 18 luglio su proposta della Pro Foligno. Di fatto, un riunione con esperti per verificare la possibilità di opporsi ad un impianto che con i suoi 10 aerogeneratori, per una potenza complessiva di 72 megawatt, potrebbe investire la montagna folignate che dal monte Burano (Afrile-Fondi) si estende fino ai confini del parco di Colfiorito, arrivando a “deturpare il territorio dell’alta collina e della montagna umbro-marchigiana”. Tutto questo, come sottolineato anche dalla Pro Foligno, “aggiungendosi agli ulteriori progetti eolici” che porterebbero il numero delle pale, di altezza variabile tra i 180 e i 200 metri, complessivamente a 70.

Cifre che hanno spinto la storica associazione folignate presieduta da Luca Radi ad apostrofare come “indiscutibile l’impatto negativo ed irreversibile che i suddetti progetti avranno sul panorama paesaggistico, sul patrimonio naturalistico-ambientale, sulla sostenibilità e conservazione della diversità biologica delle specie, degli ecosistemi e dei diversi ambienti”. Ma non solo. A preoccupare sono, infatti, anche le ricadute in termini di  “prospettive di sviluppo economico-sociale del territorio interessato in quanto incompatibili ed incoerenti con ogni politica abitativa volta a combattere il fenomeno dello spopolamento, con gli interventi a sostegno del settore turistico centrati sulla tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale-paesaggistico e sulla sua maggiore fruibilità anche attraverso un adeguato sviluppo della rete sentieristica”.

Coordinato dall’avvocato e ambientalista Angelo Velatta e da Alessandro Alessandri, il vertice di giovedì ha visto emergere “chiaramente l’impegno a contrastare la realizzazione degli impianti eolici intervenendo concretamente sul processo autorizzativo con l’invio di osservazioni puntuali e scientifiche grazie al supporto dii esperti di settore di indiscutibile professionalità e competenza”.

Una presa di posizione netta, dunque, che si rispecchia anche in quella espressa non più tardi di due giorni fa dal sindaco Stefano Zuccarini che in un video sui social, dopo aver bollato come uno “scempio” il progetto, si era detto pronto a mettere in campo, insieme all’amministrazione folignate, “tutte le necessarie procedure” per dichiarare “l’incompatibilità di questo intervento con la nostra montagna”. In quella stessa occasione il primo cittadino si era appellato a tutte le associazioni del territorio, alle comunanze agrarie e alle comunità montane “a farsi parte attiva in questa richiesta”. A rispondere, come detto, la Pro Foligno così come, secondo quanto si apprende, osservazioni al Mase dovrebbero arrivare anche da un altro gruppo nato tra Gallano e Capodacqua oltre che da singoli esponenti del panorama ambientalista.

In attesa di conoscere di più e meglio i contenuti delle osservazioni che verranno presentate al Mase, dalla pro Foligno ribadiscono l’impegno a “promuovere ed organizzare incontri e dibattiti volti ad informare in modo esaustivo la popolazione interessata con il coinvolgimento delle amministrazioni locali, delle istituzioni competenti, delle associazioni del territorio, delle comunanze agrarie e dei rappresentanti del settore privato”. 

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