A campagna elettorale conclusa arriva il momento di tirare le somme, in questo caso economiche, dei costi sostenuti dai candidati sindaci e consiglieri eletti, compresi dunque anche quelli che, a urne chiuse, sono stati nominati assessori, entrando così a far parte della giunta. C’è chi è arrivato a investire quasi 2mila euro e chi, invece, non ha speso nulla, affidandosi in alcuni casi esclusivamente ai mezzi e ai materiali messi a disposizione dal partito o dalla lista con cui ha corso alle Amministrative.
La somma più cospicua, com’è facile immaginare, è quella sostenuta dai due candidati sindaci eletti, andata ben oltre qualche migliaio di euro. Partiamo, allora, dai costi sostenuti dal riconfermato primo cittadino che, per la campagna elettorale 2024, sono stati di 38.057,12 euro, cresciute di quasi 15mila euro rispetto al 2019. Come riportato nella dichiarazione presentata da Stefano Zuccarini il 18 luglio scorso, l’importo evidenziato e il rendiconto risultano parziali, al netto cioè delle spese non ancora maturate. Soldi che sono stati investiti nella campagna social, in pubblicità e nella stampa di materiale elettorale, ma anche per l’allestimento di eventi elettorali e per i costi legati alla sede. Cifre che sono state compensate dai contributi ottenuti da privati per un ammontare complessivo di 43.500 euro. Ma chi è che ha finanziato la campagna elettorale di Stefano Zuccarini? La cifra più cospicua è stata stanziata da Stefano Musci per un totale di 15mila euro. Di 6mila euro, invece, il contributo di +Vista Network srl, seguito a quota 5mila da quello stanziato dall’azienda Luigi Metelli spa e dai 4mila euro stanziati da Gianluca Margini e Daniela Olmi. E ancora, 3mila euro da parte di Atena srl, 2.500 euro da Paolo Ernesto Arcangeli, Eleonora Fucci e Alceste Fucci e 2mila euro da Daniela Trubbianelli. Infine, di 500 euro il contributo di Servizi Mva Srl. Per la campagna elettorale di Mauro Masciotti, sostenuto dalla coalizione progressista, le spese sono state, invece, pari a 38.840,96 con voci legate sempre alla pubblicità, alla stampa e alle locazioni; mentre i contributi ricevuti sono stati pari a 39.555 euro, provenienti per 15.200 euro da partiti politici e associazioni civiche e per 23.655 dal ricavato di manifestazioni conviviali e privati sottoscrittori.
Passando agli attuali membri della giunta, la cifra più cospicua è stata quella sostenuta da Michela Giuliani con 1.624,16 euro; seguita da Riccardo Meloni a 1.352,39 euro; Marco Cesaro a 1.215,13 euro e Decio Barili a 1.180,13 euro. Sotto quota mille, invece, Elisabetta Ugolinelli e Lorenzo Schiarea, rispettivamente con costi per 863 e 100 euro. Poco meno di 300 euro per il presidente del consiglio comunale: le spese per Giuseppe Galligari sono ammontato a 279,12 euro.
Infine, il capitolo consiglieri. La somma più sostanziosa è quella raggiunta da Angelo Riccioni con 1.835,90 euro. Di fatto l’unico sopra la soglia dei mille euro. Al di sotto, tra i 900 e i 200 euro, Michele Bortoletti (908 euro), Tiziana Filena (741,50 euro), Leonardo Pacini (419,12 euro), Riccardo Polli (396,88 euro), Tommaso Feliziani (300 euro), Gian Luigi Aquilini (279,12 euro), Valentina Gualdoni (279,12 euro), Marco De Felicis (231,67 euro) e David Fantauzzi (226,72 euro). Sotto i 200 euro, poi, Rita Barbetti (192,39 euro), Mauro Malaridotto (172 euro), Barbara Di Nicola (150 euro), Daniela Flagiello (150 euro), Nicola Badiali (149,99 euro) e Pier Francesco Pinna (120 euro). C’è chi, invece, non è andato oltre i 100 euro di spese: è il caso di Mario Bravi (98,79 euro), Maura Franquillo (98,79 euro) e Giorgio Gammarota (98,79 euro). Nessuna spesa sostenuta, infine, per Maria Frigeri, che si è avvalsa esclusivamente dei materiali e mezzi messi a disposizione dal partito di appartenenza, Diego Mattioli e Federica Piermarini. Costi, quelli sostenuti, dai candidati consiglieri eletti andati principalmente a coprire la stampa di manifesti e dei cosiddetti santini elettorali.