Sentirsi sempre più parte di una grande famiglia. È l’obiettivo dichiarato del “Parco del sorriso”, ovvero i nuovi spazi inaugurati all’Opera Pia “Bartolomei Castori” di Foligno che doneranno ai circa settanta ospiti della residenza protetta ulteriori momenti di aggregazione. Fine ultimo è proprio quello di accrescere la socialità tra coloro che abitano all’interno della struttura, chi al suo interno vi lavora e tutti coloro che quotidianamente offrono la propria presenza, come ad esempio i familiari degli anziani. Il “Parco del sorriso” sorge all’interno di un grande padiglione donato anni fa dalla Croce Rossa Italiana ma rimasto sin qui inutilizzato.

Il notevole impegno finanziario per la realizzazione e l’allestimento portato avanti dalla Fondazione Opera Pia “Bartolomei Castori” è stato coadiuvato dai contributi arrivati dalla Regione Umbria e dalla partecipazione a vari bandi, tra cui quelli promossi dal GAL Valle Umbra e Sibillini e il PSR. Il taglio del nastro è avvenuto nella mattinata di venerdì 26 luglio. Data scelta non a caso, vista la ricorrenza dei Santi Gioacchino e Anna, genitori della Beata Vergine Maria e, quindi, nonni di Gesù. Ed è proprio verso i nonni della comunità folignate che lo sguardo della “Bartolomei Castori” è sempre stato rivolto, con particolare attenzione alle loro esigenze e al loro benessere.

Il “Parco del sorriso” è rivolto anche alla stessa comunità cittadina, visto che il padiglione sorge nei pressi di uno splendido parco olivato che vuole mettere in relazione l’Opera Pia con Foligno. Avviare e mantenere vivo un dialogo con il territorio che possa concretizzarsi anche all’interno del “Parco del sorriso” è infatti uno degli obiettivi che l’ente si pone: “La nostra deve essere una struttura aperta alla città, perché si tratta di un patrimonio della comunità – spiega Paolo Fiordiponti, presidente della Fondazione -. La nostra responsabilità è quella di accrescere questo patrimonio, aprirlo e incrementarlo, donando alla città una struttura funzionale e accogliente. A sua volta, la città deve essere consapevole di avere questo tesoro”. Lo stesso Fiordiponti illustra poi il significato del nome scelto per i nuovi spazi: “Il sorriso deve essere quello che accompagna i nostri operatori nel loro lavoro quotidiano, ma anche quello degli ospiti che passano qui gli ultimi anni della loro vita. L’istituto è nato oltre 100 anni fa con questo obiettivo da un’idea lungimirante di Anna Maria Bartolomei, vedova Castori, che pensando alle anziane rimaste sole dimostrò di essere all’avanguardia sotto il punto di vista della parità di genere”.

Il Parco servirà a realizzare attività ricreative, ludiche e di intrattenimento. L’inaugurazione del padiglione è stata accompagnata anche dalla Santa Messa celebrata dal vescovo di Foligno e di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino. “Vorremmo fare in modo che tutti gli ospiti sentissero sempre più questa struttura come la loro casa e, per farlo, le case hanno bisogno di ambienti – dichiara il presule -. Spazi dove si possa socializzare e dove anche dall’esterno le persone possano venire a fare visita: insomma, un ambiente in cui si possa dire ‘siamo una famiglia’, visto che chi risiede qui ha dovuto lasciare la propria per vari motivi. In una società sempre più povera di futuro, vogliamo diventare una famiglia sempre più grande e larga – prosegue il vescovo Sorrentino -. Desideriamo garantire agli anziani che passano qui gli ultimi anni della loro vita un tempo gioioso, in un’età che già di per sé ha le sue fatiche”. Il padiglione è dotato di ventilazione meccanica controllata (VMC) alimentata da pannelli fotovoltaici. In questa maniera si riesce ad assicurare una migliore climatizzazione con grande attenzione alla sostenibilità ambientale. Oltre al “Parco del sorriso”, gli interventi hanno permesso di realizzare una nuova e funzionale cucina dotata dei più moderni strumenti, con fuochi a induzione che consentono di abbandonare il gas, migliorando anche le condizioni di sicurezza dell’impianto. Ma queste non sono le uniche novità. La residenza è infatti già coinvolta dal cantiere per i lavori di efficientamento energetico, portati avanti grazie alle agevolazioni del Superbonus.

L’Opera Pia “Bartolomei Castori”, fondata oltre un secolo fa per volontà di Anna Maria Bartolomei vedova Castori, è una struttura costituita dalla residenza protetta per anziani dove attualmente sono ospitate circa settanta persone. A ciò si aggiunge l’Unità di convivenza psichiatrica, struttura residenziale che accoglie persone con disagi psichiatrici stabilizzati, funzionalmente autonoma e che può ospitare fino a sette persone. All’interno della residenza vivono alcune religiose della congregazione delle suore di Sant’Anna, che assicurano una presenza di servizio costante e animano la vita della residenza.
