Sarà consegnata a Claudio Cerasa l’edizione 2024 del premio “Dodici giornali sottobraccio”, istituito in memoria dello storico presidente dell’Ente Giostra Quintana, Ariodante Picuti. Il 42enne direttore del quotiano “Il Foglio” riceverà il riconoscimento il prossimo 4 settembre (ore 18, palazzo Candiotti) a Foligno, nell’ambito della cerimonia volta a ricordare la figura dell’avvocato Ariodante Picuti, personalità di spicco non solo del mondo legale e giudiziario, ma anche politico dell’Umbria e che, in qualità di numero uno della Quintana, ha lasciato un segno indelebile. Così come è stato tangibile il suo rapporto con il mondo della stampa e del giornalismo, al quale Picuti ha sempre riservato particolare interesse, rappresentando un interolcutore privilegiato, sempre pronto al confronto e a dispensare consigli. “Con Cerasa siamo giunti alla quinta edizione del premio istituito nell’ambito degli eventi della Giostra della Quintana di Foligno – commenta il presidente della giuria del premio, il giornalista Roberto Conticelli – e riteniamo di aver dato vita a una manifestazione ormai riconosciuta tra le più importanti dell’ambiente giornalistico italiano. Il nome di Cerasa segue quelli di Antonio Lubrano, Agnese Pini, Alessio Falconio, Ruben Della Rocca e Maurizio Molinari, a conferma di un livello qualitativo dei premiati particolarmente elevato e del tutto in linea con l’interesse che l’avvocato Picuti aveva per la professione giornalistica e per i suoi esponenti, con i quali era solito intrattenere rapporti e scambi non di rado polemici ma sempre costruttivi e comunque improntati a genuino affetto”.
La giuria del premio “Dodici giornali sottobraccio” è presieduta dal giornalista Roberto Conticelli e dai colleghi Fabio Luccioli e Manuela Marinangeli, insieme al presidente dell’Ente Giostra Domenico Metelli e dall’avvocato Giovanni Picuti in rappresentaza della famiglia di “Dante” Picuti. Quest’anno la scelta è ricaduta su Claudio Cerasa perché, come ricordato da Conticelli, si tratta di “un giornalista giovane e autorevole che ha saputo raccogliere un’eredità importante, quella lasciatagli dal predecessore nella direzione de Il Foglio, mantenendo la barra dritta di un’informazione completa e coraggiosa che non esita a prendere posizione pure nel mare degli attuali conformismi del giornalismo italiano”.