Solamente qualche settimana fa era alle prese con l’esame di maturità. Da poche ore Mattia Furlani è il primo italiano ad aver ottenuto una medaglia alle Olimpiadi di Parigi nell’atletica leggera. Senza retorica, il suo bronzo nel salto in lungo vale quanto un oro, grazie a un eccezionale 8 metri e 34 centimetri collezionato al primo salto nella finale. Detentore del recordo del mondo under 20, nella sua giovane ma già vincente carriera Mattia Furlani è vicecampione mondiale indoor (Glasgow 2024) e vicecampione europeo (Roma 2024) e rappresenta, senza ombra di dubbio, il futuro dell’atletica italiana. Le doti di Mattia Furlani erano evidenti già qualche anno fa. Nel 2021 gareggiò a Foligno, in occasione del primo meeting “Giuseppe Tomassoni” organizzato dall’Atletica Winner. Competizione che coincise con l’inaugurazione della nuova pista d’atletica dello stadio “Blasone” e dove Furlani arrivò secondo nei 100 metri gareggiando con i colori dell’Atletica Studentesca Rieti Andrea Milardi, chiudendo – a soli 16 anni – a 11.20, ovvero a 0,11 dal primo classificato.
Ma c’è anche un’altra straordinaria atleta passata da Foligno solamente pochi anni fa. Stiamo parlando di Nadia Battocletti, che a Parigi 2024 ha sfiorato il bronzo nei 5.000 metri. La campionessa europea dei 5.000 metri piani e dei 10.000 metri piani, grazie alla sua prestazione alle Olimpiadi attualmente in corso, ha segnato il record italiano sui 5.000 (14’21”64). Nel 2016, in occasione dei Campionati italiani di corsa su strada organizzati a Foligno, Nadia Battocletti (che all’epoca correva con l’Atletica Valli di Non e Sole), vinse il titolo italiano Allieve gareggiando nella 6 chilometri su strada.
All’indubbio talento delle due promesse dello sport italiano si unisce il grande merito di una realtà, l’Atletica Winner Foligno, che da sempre ha creduto nella crescita dei giovani organizzando manifestazioni ed eventi di grandissima caratura. Parallelamente, la società sportiva ha sempre lavorato nel quotidiano in favore dei propri giovani iscritti, portando in città il movimento dell’atletica leggera a livelli – fino a qualche anno fa – impensabili.