È calato il sipario su “Hispellum” con un’edizione che ha visto premiata la scelta di portare da quattro a otto giorni la durata della rievocazione che ha permesso a cittadini e turisti di rivivere una Spello diversa dal consueto, quella cioè degli antichi fasti romani. A scandire l’appuntamento 2024 tanti eventi ed iniziative, per gli adulti ma anche per i bambini, tra cortei, spettacoli, escursioni e buon cibo.
Non da ultima l’attesa Disfida delle bighe, che ha visto tornare alla vittoria il borgo di Scheggia e Pascelupo, che si è così aggiudicato lo stendardo realizzato dall’artista Paolo Grimaldi. Affidata a uno spareggio finale a tre, la gara ha ancora una volta entusiasmato il pubblico venuto anche dai Municipia partecipanti per sostenere i binomi in gara. Un appuntamento spettacolare, grazie al quale sono stati rievocati gli Agones della Spello imperiale. Una competizione combattuta, quella andata in scena nella Splendidissima Colonia Iulia, con il risultato incerto fino alla fine. A sfidarsi per la conquista dell’ambito drappo sono stati i Municipia di Sassoferrato, Scheggia e Pascelupo, Tuoro sul Trasimeno e Spello che hanno dato vita a uno spettacolo avvincente commentato dallo speaker Gilberto Scalabrini.
Sullo sfondo delle antiche mura augustee di Spello, di fronte a un folto pubblico, la Disfida ha preso il via riportando in campo bighe perfettamente ricostruite trainate da cavalli al trotto: a bordo il conduttore e il lanciatore del pilum, antico giavellotto d’assalto da scagliare in corsa contro un bersaglio di 8, 6 e 4 punti con l’obiettivo di ottenere il punteggio più alto. Alla fine della seconda tornata, la gara ha visto Scheggia, Spello e Tuoro sul Trasimeno a pari merito, con quattordici punti ciascuno. Il verdetto, affidato a una tornata di spareggio con un solo lancio, ha quindi assegnato la vittoria al binomio di Scheggia.
La Disfida delle bighe si era aperta con l’arrivo al campo di gara dal Corteo delle Gentes dei quattro municipi, preceduto dalle spettacolari esercitazioni delle Legioni del vicino Castra, accampamento che ha molto incuriosito i presenti che l’hanno visitato fino a tarda notte.