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“La fabbrica nel paesaggio” premia per la prima volta l’imprenditoria femminile

Tra le novità del 2024, il riconoscimento punta a sostenere il ruolo delle donne nella parità di genere e per uno sviluppo sostenibile incentrato sulle persone. Giunto alla sua quindicesima edizione, il concorso internazionale vedrà la partecipazione di 14 progetti

Pubblicato il 9 Ottobre 2024 16:08 - Modificato il 9 Ottobre 2024 17:15

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Da quindici anni premia le “buone pratiche di sostenibilità paesaggistica”. E fino ad oggi sono state ben 296 quelle ammesse al concorso, coinvolgendo quasi tutte le regioni italiane e tre Paesi stranieri. Stiamo parlando de “La fabbrica nel paesaggio”, il concorso internazionale promosso dalla Federazione italiana delle associazioni e club per l’Unesco attraverso la sezione di Foligno e Valle del Clitunno guidata dal presidente Maurizio Biondi.

Concorso che, quest’anno, si presenta con una grande novità. Per la prima volta, infatti, verrà assegnato un premio all’imprenditoria femminile, per sostenere la valorizzazione del ruolo delle donne in ambito sociale, economico e ambientale sia per promuovere la parità di genere quale precondizione per garantire uno sviluppo sostenibile incentrato sulle persone. Al concorso di quest’anno, giunto – come detto – alla sua quindicesima edizione, sono risultate iscritte 14 fabbriche da 11 regioni italiane, su candidatura di altrettanti club per l’Unesco.

E manca ormai poco per scoprire i vincitori di questo 2024. La fase finale del concorso, infatti, è in programma da venerdì 11 a domenica 13 ottobre, come sempre a Foligno, con la data di premiazione fissata per sabato 12 ottobre, alle 16, a palazzo Trinci. Un centinaio i convegnisti presenti alla tre giorni che punta a stimolare le riflessioni e le iniziative delle comunità, delle imprese e degli enti su tematiche paesaggistiche di rilevante importanza educativa e di grande impatto sociale, nello spirito dei principi e degli obiettivi dell’Unesco per l’uso sostenibile del territorio.

“L’interesse è verso il paesaggio non già come visione statica ma nella sua espressione dinamica – ha commentato a questo proposito il presidente folignate Maurizio Biondi – sicché, l’azione dei club per l’Unesco non si limita a segnalare i siti di eccellenza e neanche a sollecitarne unicamente la tutela e la salvaguardia: per essi – ha infatti sottolineato – l’obiettivo primario è educare alla gestione e alla fruzione del paesaggio in un’ottica di progresso etico considerandolo uno strumento di crescita culturale della società”. Il concorso inoltre, così come dichiarato dal presidente Biondi, “dà visibilità al territorio di Foligno in ambito nazionale ed internazionale”.

In occasione della presentazione della quindicesima edizione è stato poi ricordato come un imprenditore che realizza o ristruttura la sede della propria attività interviene su una dotazione aziendale di fondamentale importanza sul piano organizzativo e produttivo ma non può in alcun modo prescindere sia dalla tutela dei valori culturali, paesaggistici e di sostenibilità espressi dal costante miglioramento della qualità dell’ambiente antropizzato. La “Fabbrica nel paesaggio”, dunque, costituisce per i suoi promotori un’occasione di straordinaria importanza per sensibilizzare gli imprenditori ma anche le amministrazioni pubbliche, le istituzioni e cittadini, nell’ottica di migliorare l’interazione “uomo-ambiente-paesaggio”.

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