Seicento giorni. Poco meno di due anni. Tanto dureranno, cronoprogramma alla mano, i lavori di miglioramento sismico dell’ospedale di Foligno, che prenderanno il via da qui a breve. Ad annunciare l’avvio oramai imminente del maxi intervento di circa 19,5 milioni di euro è stata la stessa Usl Umbria 2, ricordando come il piano di miglioramento sismico della struttura di via Arcamone rientri tra i progetti finanziati con il Piano nazionale di ripresa e resilienza nell’ambito della “Missione 6: Salute. Component 2 – 1.2 ‘Verso un ospedale sicuro e sostenibile”.
Innovativa la strategia che, spiegano dall’azienda sanitaria guidata dal dg Piero Carsili, verrà utilizzata. Entrando nei dettagli tecnici, si tratta di un sistema di isolamento sismico alla base con un sistema combinato di isolatori e slitte in corrispondenza di tutti i pilastri esistenti. Le opere di messa in sicurezza del “San Giovanni Battista” però, rassicurano dall’Usl 2, non andranno a pregiudicare l’operatività della struttura ospedaliera. “L’attività sanitaria – sottolineano, infatti, a questo proposito – non subirà alcuna interferenza”.
In vista dell’avvio concreto degli interventi si procederà con le operazioni di cantierizzazione, in virtù delle quali gli uffici tecnici dell’azienda sanitaria locale hanno predisposto un apposito sistema di segnaletica e cartellonistica che interesserà, in primis, la zona in prossimità del pronto soccorso. Interdetta dunque, così come anticipato dall’Usl 2, l’area delle aiuole che sorgono in prossimità dell’ingresso posteriore dell’ospedale, e quindi gli ambulatori dell’area chirurgica e di medicina d’urgenza, con la “riduzione di alcuni posti parcheggio ma garantendo comunque la viabilità per le ambulanze e i taxi sanitari come di norma, sia in sosta che in transito”.
Modifiche che, com’è facile immaginare, potranno arrecare qualche disagio ai pazienti. Disagi di cui l’azienda sanitaria si dice consapevole, auspicando la comprensione degli utenti e sottolineando che l’allestimento del cantiere è giustificato dalla “realizzazione di un’opera che è comunque fondamentale per una struttura ospedaliera più moderna e più sicura”.