Alla presenza del picchetto d’onore del Centro di selezione e reclutamento nazionale dell’esercito e dei carabinieri in alta uniforme, piazza don Minzoni ha ospitato nella mattinata di venerdì 22 novembre la cerimonia di commemorazione del primo bombardamento aereo su Foligno da parte degli angloamericani, avvenuto oramai 81 anni fa.
Erano, infatti, le 12.53 del 22 novembre del 1943 quando le prime bombe caddero sul centro storico provocando la morte, come ricordato dal sindaco Stefano Zuccarini, “di circa 140 persone, tra le quali decide di bambini”. Altrettanti furono i feriti, come sottolineato sempre dal primo cittadino che nel suo intervento ha ripercorso la cronaca di quel terribile giorno. “Tanti di loro restarono invalidi e altri ne portarono i segni per tutta la vita” ha quindi proseguito Stefano Zuccarini, ricordando anche le ferite inferte al patrimonio pubblico “raso al solo” e i “danni irreparabili” subiti dalle “reti dell’elettricità e dell’acqua, così come strade e infrastrutture”.
Trentasei, in totale, i bombardamenti su Foligno da quel 22 novembre di 81 anni fa fino al successivo mese di giugno. “In questa piazza – ha detto il primo cittadino – sorgeva lo storico palazzo nobiliare dei Rodati, smembrato dalle bombe e non a caso oggi si trova qui la fontana monumentale dedicata a tutti i caduti: oggi questa piazza è il cuore pulsante della ‘movida folignate’, segno di una rinascita e di una vita che continua”. “Foligno – ha dichiarato a questo proposito – ha sempre saputo rialzarsi più forte di prima dai periodi più bui, grazie alla tenacia ed allo spirito di concordia dei nostri concittadini, che è la nostra forza più grande”. Dal sindaco Zuccarini, inoltre, un invito a non essere “solo custodi” della storia ma a “trarre da essa sempre nuovi insegnamenti”.
Ad aprire la cerimonia l’intervento del presidente del consiglio comunale, Giuseppe Galligari. Presenti, oltre alle autorità militari anche i consiglieri comunali Federica Piermarini, Rita Barbetti, Pierfrancesco Pinna, Nicola Badiali.