Furto, rapina, porto abusivo di arma da fuoco in un luogo pubblico e indebito utilizzo di carte di credito. Sono i reati contestati ad un 30enne di origini marocchine, compiuti tra Perugia e Foligno, e per i quali il giovane – classe 1994 – è stato sottoposto a fermo. Le indagini della Squadra mobile di Perugia, diretta da Maria Assunta Ghizzoni, e coordinate dalla Procura della Repubblica di Perugia con a capo Raffaele Cantone, erano partite lo scorso mese di novembre, a seguito di una rapina in una tabaccheria del capoluogo di regione. In quell’occasione, il 30enne era entrato all’interno dell’attività commerciale armato di pistola e, dopo aver percosso con violenza il titolare, era scappato riuscendo a portar via 150 euro in contanti.
Una volta individuato l’autore, i successivi approfondimenti investigativi condotti dalla Mobile di Perugia avevano portato a ritenere il 30enne autore anche di un furto compiuto lo stesso giorno ma a Foligno. Furto compiuto ai danni di una donna, una dipendente delle Ferrovie dello Stato, alla quale il giovane aveva rubato una borsa, dopo essersi introdotto all’interno del suo ufficio. Lo straniero aveva poi utilizzato il bancomat che si trovava nella borsa per effettuare alcuni acquisti. A questi episodi ne risulterebbero collegati degli altri, commessi nel territorio di Spoleto, come sarebbe emerso dalle attività investigative portate avanti in collaborazione con la Procura della Repubblica di Spoleto.
A carico del 30enne, dunque, gravi indizi ma anche il rischio di fuga: da qui la decisione di procedere con il fermo, anche per “porre un argine – si legge nella nota della Procura della Repubblica di Perugia – alla reiterazione dei delitti contro il patrimonio che il soggetto stava quotidianamente ponendo in essere”.
Il giovane è stato rintracciato dal personale della Squadra mobile perugina in compagnia di un italiano di 45 anni. Entrambi sono stati, quindi, sottoposti a perquisizione personale prima e domiciliare successivamente. E proprio durante i controlli effettuati nell’abitazione del 45enne i poliziotti hanno rinvenuto 20 grammi di cocaina, come confermato dagli accertamenti tecnici effettuati dal personale del Gabinetto provinciale della polizia scientifica. Rinvenuti anche due bilancini di precisione e altro materiale per il confezionamento. L’uomo è stato quindi arrestato in flagranza di reato e sottoposto agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida su disposizione della Procura della Repubblica di Spoleto.