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Liste d’attesa, 75mila prestazioni ancora da erogare. La Regione: “Altre 10mila disponibilità”

La presidente Stefania Proietti ha fatto il punto della situazione. Nell'ultimo periodo creati oltre 40mila posti, di cui già assegnati 27mila

Pubblicato il 14 Marzo 2025 17:08 - Modificato il 15 Marzo 2025 11:41

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Diecimila nuovi posti. Sono quelli creati dalla Regione Umbria per cercare di abbattere le liste d’attesa. Ad annunciare l’ampliamento delle prestazioni ambulatoriali la presidente, Stefania Proietti. “Ad oggi – dice la governatrice – sono state create complessivamente circa 40.550 nuove disponibilità dall’inizio di febbraio, tra recupero dei percorsi di tutela e ampliamento strutturale, con un incremento di circa 10mila posti, negli ultimi venti giorni, da parte delle strutture pubbliche. Dei 40.550 posti creati ne sono stati già assegnati circa 27mila e ne rimangono disponibili 13.550. In totale le prestazioni ambulatoriali ancora in percorso di tutela, accumulate nel tempo, si sono ridotte a circa 74.700. Il lavoro di recupero continuerà a ritmi sostenuti al fine di consentire a tutti i cittadini da troppo tempo in attesa di poter effettuare le prestazioni necessarie per la loro salute”. La presidente della Regione ci ha tenuto a rimarcare come “continua in maniera incessante il lavoro della Direzione regionale salute e welfare e delle aziende sanitarie regionali per il recupero delle prestazioni sanitarie in liste di attesa”.

Inoltre – fanno sapere dalla Regione – dagli inizi di marzo è stato migliorato il sistema di contatto telefonico con cui vengono avvisati i cittadini che hanno delle prestazioni in percorso di tutela da più tempo e a cui viene proposto un nuovo appuntamento in tempi brevi. È stato istituito infatti il Numero unico Umbria Sanità 0744366622 che garantisce ad ogni cittadino la sicurezza di ricevere una telefonata da un numero certificato, già utilizzato da anni nella nostra regione per il servizio di recall di conferma degli appuntamenti di visite ed esami già fissati. La campagna di comunicazione telefonica, gestita dagli operatori di Puntozero, prevede che il cittadino venga chiamato per tre volte al giorno, in orari differenti, per quattro giorni consecutivi, in modo da avere la certezza di ricevere una risposta di accettazione del nuovo appuntamento o di cancellazione dello stesso o di mantenimento del posto in percorso di tutela. Mediamente, in questi primi giorni sono state circa 1.500 le telefonate giornaliere effettuate per l’assegnazione di un appuntamento, alle quali il cittadino ha risposto nel 75% dei casi, dato che dimostra la maggiore affidabilità del sistema nell’ottica di una ripulitura del numero complessivo delle prestazioni in sospeso.

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