È stata una giornata indimenticabile ad Astana per Paolo Dongdong Camanni, che lo scorso martedì, durante i campionati mondiali IBSA svoltisi in Kazakistan, ha portato a casa la medaglia d’argento. Il judoka bevanate, dopo aver superato in ordine il brasiliano De Oliveira, il padrone di casa Tashekenov e il coreano Kim, messo al tappeto grazie ad un incredibile “tomoe nage in stile Tsunoda”, come spiegato in un post sui social dal suo allenatore, Gaspare Mazzeo, per commentare l’incredibile mossa del giovane in forza alle Fiamme Gialle. In finale Camanni si è poi confrontato con il rumeno Bologa, contro il quale però, non è riuscito a spuntarla, dovendosi accontentare dell’argento.
Il ventunenne, dunque, aggiunge al proprio palmarés un altro successo di spessore, che si somma all’oro degli European Para Youth Game del 2022 disputati in Finlandia, ai bronzi dei mondiali di Baku, degli Europei di Cagliari e del Gran Prix di Antalya, oltre al podio sfiorato alle paralimpiadi di Parigi dello scorso anno.
Nonostante l’oro mancato, il giovane umbro sembra essere soddisfatto del risultato raggiunto, come dimostrato dalle dichiarazioni rilasciate alla Fijlkam: “Questo argento mi conferma tra i migliori atleti al mondo per il terzo mondiale consecutivo. È la prova che il lavoro, il sacrificio e la dedizione ripagano. È anche un punto di partenza: so dove migliorare, so che posso crescere ancora, e so che sto percorrendo la strada giusta per arrivare dove sogno”.
Quella di Camanni non è stata l’unica gioia per la Federazione, che ha avuto l’onore di occupare ben due dei tre gradini del podio. L’altro atleta a salire sul podio è stato Simone Cannizzaro che, dopo essere uscito sconfitto dal primo scontro con il lituano Bareikis, si è riscattato nei recuperi avendo la meglio sul georgiano Sheila, sul sudafricano Joubert e, infine, sul russo Kurbanov, conquistando la medaglia di bronzo.