La scuola è finita da più di due settimane ma, come tutti gli anni, c’è qualcuno per cui questa fine viene posticipata: è arrivato, infatti, il momento degli esami di maturità, che stanno coinvolgendo tutti gli studenti che quest’anno hanno frequentato il quinto superiore e che, con una media aritmetica sopra al sei, sono stati ammessi. Al via questa mattina (mercoledì 18 giugno) la prima prova, quella di italiano, decisa dal ministero e che, quindi, è stata la medesima per tutti gli istituti, mentre domani toccherà alla prova di indirizzo.
Per questo primo atto degli esami di stato 2025 sono state elaborate sette tracce, tra cui i giovani maturandi hanno scelto. Tre le categorie: l’analisi del testo, il testo argomentativo e il tema di attualità. Con temi che hanno spaziato da Pier Paolo Pasolini al “Gattopardo” di Tomasi di Lampedusa, da Piers Brandon con un focus sugli anni Trenta al tema del rispetto, parola dell’anno 2023 per la Treccani e fino ad arrivare a Paolo Borsellino.

“Ho scelto la traccia argomentativa a partire dallo scritto di Piers Brandon, anche se il tema non mi ha convinto molto – ha spiegato Gabriele, studente del ‘Marconi’, intervistato al termine della prova d’esame -. Sinceramente non mi aspettavo gli autori proposti, come lo stesso Pasolini, per il semplice fatto che quasi nessuno di loro è stato oggetto di studio durante l’anno. Nonostante questo sono fiducioso e credo che la prova sia andata bene”. Come Gabriele, sempre al “Marconi”, anche Matteo ha scelto la stessa traccia. “Mi sono buttato subito su quella, che mi è sembrata essere la più semplice, per parlare di Roosevelt e del New Deal. Sono molto soddisfatto, ho utilizzato le conoscenze acquisite durante l’anno e in due ore ho terminato la prova”.

A Foligno sono stati 856 gli studenti che mercoledì mattina si sono recati a scuola per sostenere il primo step degli esami di maturità, di cui 422 provenienti dai licei, 276 da istituti tecnici e 158 dal professionale. Nello specifico a sostenere la prova di oggi sui banchi del “Frezzi” e del “Beata Angela” sono stati in 172, mentre allo scientifico “Marconi” sono stati in 250, 117 negli indirizzi dell’istituto tecnico economico – turistico e tecnologico aeronautico “Scarpellini”, 159 in quelli l’istituto tecnico tecnologico “Da Vinci” e 158 nell’istituto professionale “Orfini”.

Proprio dall’“Orfini” sono arrivate voci abbastanza soddisfatte sull’esito della prima prova scritta, come quella di Nikolas: “Sento che la prova è andata molto bene – ha commentato felicemente appena uscito dall’istituto -, ho scelto il testo argomentativo sul tema del rispetto e il 90% delle conoscenze che ho impiegato per scrivere non venivano da quello che ho imparato a scuola, ma da esperienze personali”. Oltre a quella di Nikolas, sono arrivate anche le voci di Chiara, che si è detta “molto soddisfatta di aver scelto la traccia su Paolo Borsellino, perché mi ha permesso di spaziare tra i temi di giovani e mafia”, ma anche di Manila che ha scelto la traccia sul rispetto. “Mi è piaciuta molto perché aveva come centro quello del tema del rispetto, che mi sembra sia andata abbastanza bene” ha dichiarato. Come lei anche Anna, che ha visto in questa nella stessa traccia “la più coerente alle mie conoscenze”.


Sul versante degli istituti tecnici non è mancato chi è stato soddisfatto da quanto fatto e chi, invece, si è trovato “tradito” dalle tracce. “È andata davvero molto bene – ha commentato emozionata Vanessa, studentessa dello ‘Scarpellini’ – avevo molti argomenti su cui scrivere e, per fortuna, le cose su cui ho deciso di scrivere erano molto vicine all’attualità e al programma affrontato a scuola”. “Poteva andare meglio – ha commentato Omar, del ‘Da Vinci’ – ho scelto, come ripiego, la traccia sul rapporto tra i leader politici e i cittadini, perché speravo di partire dall’analisi del testo, ma gli autori presentati (Pasolini e Tomasi da Lampedusa) non sono stati oggetto del nostro programma scolastico, quindi, mi sono trovato in difficoltà, non avendo gli strumenti per affrontare la prova come volevo. Alla fine ho impostato il tema principalmente sul fatto storico e ho cercato di fare del mio meglio”.


Al netto di tutto, la tipologia più quotata sembra essere stato il testo argomentativo con un flusso importante verso la traccia sul rispetto, a partire da un testo di Riccardo Maccioni, come testimoniato anche dalle parole di alcune studentesse del “Frezzi”. “Pensavamo andasse peggio – hanno sostenuto ironicamente Evelyn e Sofia, due studentesse dell’indirizzo linguistico -, abbiamo entrambe scelto la traccia sul rispetto, per il semplice fatto che a nostro avviso era quella attraverso cui poter spaziare di più tra le conoscenze che abbiamo. Abbiamo scartato subito Pasolini perché non lo abbiamo mai studiato e, come per il testo tratto dal ‘Gattopardo’, non avevamo gli strumenti per elaborare un tema accettabile, mentre i temi di attualità non ci hanno ispirate”.
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