Carenza di personale e organizzazione inefficiente. Sono questi i motivi che hanno portato i delegati della Rappresentanza sindacale unitaria (Rsu) dell’Usl Umbria 2 a dichiararsi pronti a chiedere lo stato di agitazione nel caso in cui Regione e direzione aziendale non intervengano con urgenza per risolvere i problemi denunciati.
Per questo motivo, lunedì mattina, nella sede ternana della Uil l’ufficio di coordinamento della Rsu, a seguito di vari confronti con i dipendenti dell’azienda sanitaria dei territori di Foligno, Narni e Orvieto, ha indetto una conferenza per illustrare le criticità. “Il personale del comparto della Usl Umbria 2 – ha dichiarato la coordinatrice della Rappresentanza sindacale, Carolina Galeazzi – si trova in una situazione critica e preoccupante, per questo è necessario che la Regione e la direzione aziendale agiscano in fretta. Delle quattro aziende sanitarie della regione soltanto la Usl Umbria 2 dal 2022 al 2025 ha perso 150 unità del proprio comparto e nonostante le reiterate richieste di aprire un tavolo tecnico per effettuare una ricognizione del personale in tutti i servizi dell’azienda, da cui non è pervenuta nessuna risposta”.
Secondo Galeazzi, infatti, dato il deficit di personale, alcuni territori vedono i coordinatori e le posizioni organizzative costretti a gestire contemporaneamente più servizi; tutto ciò “perché non sono state completate le procedure di espletamento dei concorsi interni per i coordinamenti iniziate nel 2024 e poi sospese subito prima delle elezioni regionali”.
La coordinatrice ha, dunque, sottolineato come sia necessario “un dialogo e un vero confronto tra dipendenti e azienda”. Intorno alla mancanza di personale, secondo le parole di Galeazzi sembrerebbero sussistere anche altri problemi legati al rapporto dipendenti-azienda: “Ci sono temi che sono stati assolutamente ignorati, come il riconoscimento del diritto alla mensa e del tempo di vestizione, nonostante le richieste della Rsu. È stato anche richiesto il piano ferie aziendale per poter permettere ai dipendenti di fruire delle ferie estive senza gravare sui colleghi e sulla qualità dell’assistenza, ma a tutt’oggi non è pervenuta nessuna risposta e siamo già in piene ferie estive”.
Date le problematiche esposte, l’assemblea della Rsu si è detta pronta a reclamare lo stato di agitazione del personale del comparto della Usl Umbria 2. “Non si può aspettare ancora – ha concluso Galeazzi – c’è bisogno di risposte e di un’assunzione di responsabilità da parte della Regione e dell’azienda”.