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Aggressioni ai dipendenti comunali, Cisl Fp: “Non sottovalutare i segnali di disagio”

Dopo la replica di Stefano Zuccarini, il sindacato torna sull’episodio che ha coinvolto negli scorsi un operatore della portineria. E sui problemi all’Ufficio anagrafe rilancia: “Se in tutta Italia si lavora su appuntamento, un motivo ci sarà”

Pubblicato il 4 Luglio 2025 15:40 - Modificato il 5 Luglio 2025 11:09

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Non ci sono solo le alte temperature a rendere il clima incandescente a Foligno. Nelle ultime 24 ore, infatti, a scaldare l’aria in città è stato anche il botta e risposta tra la Cisl Fp Umbria e il sindaco Zuccarini sui disagi registrati all’Ufficio anagrafe tra file interminabili, carenza di personale e tensioni tra gli utenti e sulle aggressioni al personale dipendente del Comune. Questioni denunciate dal sindacato, che chiedeva un intervento immediato da parte dell’amministrazione, e alle quali il primo cittadino aveva replicato, difendendo la scelta di consentire l’accesso all’Ufficio anagrafe sia su appuntamento che senza e spiegando come l’aggressione registrata negli scorsi giorni ai danni di un operatore della portineria del Comune, che aveva visto anche l’intervento delle forze dell’ordine, avesse avuto come protagonista un cittadino con importanti problematiche psicologiche.

Ora, a tornare sull’argomento è nuovamente il sindacato, sempre attraverso la sua segretaria regionale. “Apprezziamo la pronta replica del sindaco Zuccarini e la disponibilità al dialogo che ha manifestato” commenta Luisa Casci, per la quale, però, l’attenzione va posta sulla volontà o meno “di attivare dei percorsi concreti che garantiscano la giusta sicurezza ai lavoratori. Lo stesso Zuccarini, nella sua replica – sottolinea infatti -, ha confermato che gli episodi di aggressione si sono ripetuti nel tempo, il che dimostra che la nostra preoccupazione è tutt’altro che infondata”. Per il sindacato occorre “non sottovalutare dei segnali di disagio e di potenziale pericolo” e “intervenire al fine di evitare che si verifichino altri episodi che potrebbero rivelarsi ancora più gravi”. Un riferimento, questo, a quanto accaduto al Broletto nel 2013 con l’uccisione delle due dipendenti della Regione Umbria, Margherita Peccati e Daniela Crspolti.

Passando, invece, alla questione relativa all’Anagrafe, la segretaria regionale della Cisl Fp Umbria pur dichiarando di comprendere “la volontà di garantire un servizio accessibile a tutti i cittadini, anche a quelli che non prenotano online”, osserva come “un servizio davvero di qualità dovrebbe riuscire a conciliare l’accessibilità con la sostenibilità organizzativa e, soprattutto, con il benessere lavorativo di chi ogni giorno si trova in prima linea”. “Se questo tipo di organizzazione, ossia far accedere tutti i cittadini durante l’orario di apertura, è stato adottato solo dal Comune di Foligno in tutta Italia, mentre gli altri lavorano su appuntamento garantendo solo le urgenze senza appuntamento – ribatte – un motivo ci sarà. E le lunghe file, purtroppo, non si formano solo quando gli Uffici sono ancora chiusi”. Dal sindacato, dunque, si dicono in attesa di conoscere le “iniziative concrete” che il sindaco adotterà “per garantire – concludono – il benessere e la sicurezza dei lavoratori, nella certezza che insieme si potranno trovare soluzioni che tutelino sia i dipendenti che i cittadini”.

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