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Parco dei Canapè, Giuliani: “Destinati fondi per un milione e mezzo di euro”

Dalla chiusura dello storico bar allo stato di degrado dei servizi igienici, l’area verde è stata al centro di un’interrogazione presentata da Patto x Foligno. Annunciata la modifica del regolamento comunale: prevista la possibilità di punti di ristoro ambulanti

Pubblicato il 1 Agosto 2025 16:24

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Quale futuro per i servizi dei Canapè? Questa, in estrema sintesi, la domanda contenuta nell’interrogazione presentata dalla capogruppo di Patto X Foligno, Maria Frigeri, in occasione del consiglio comunale del 31 luglio. Tra le premesse che hanno spinto la consigliera di opposizione a presentare l’istanza, la chiusura del bar avvenuta prima dell’inizio dell’estate e la condizione dei servizi igienici che risultano “in stato di degrado, antigienici, privi di chiusure adeguate, non dotati di accessori basilari e non conformi alle norme sull’accessibilità delle persone con disabilità”.

Questioni sulle quali Patto X Foligno ha interrogato il sindaco e la giunta, chiedendo quali siano le ragioni della prolungata chiusura del bar; se siano previste azioni per il ripristino del servizio, con quali modalità e tempistiche; se siano previsti interventi urgenti di adeguamento e manutenzione dei servizi igienici al fine di garantirne la funzionalità, la sicurezza della struttura, la presenza regolare di accessori igienici e l’accessibilità secondo la normativa vigente per le persone con disabilità; se siano previstI fondi dedicati al miglioramento dei servizi del parco già per quest’estate, anche se sta volgendo al termine, e quali siano in generale gli indirizzi dell’amministrazione comunale rispetto alla gestione, manutenzione e valorizzazione di uno dei principali spazi pubblici cittadini.

A rispondere l’assessore con delega all’arredo urbano e al patrimonio, Michela Giuliani, che ha sottolineato come non si possa negare che i servizi igienici versino in uno stato di degrado e che necessitino di un importante intervento strutturale, precisando però che spesso “sono vittima dell’inciviltà e della maleducazione, oltre che oggetto di spregevoli atti vandalici che sono sotto gli occhi di tutti. Per quanto riguarda la pulizia e la mancanza dei materiali di consumo – ha affermato –, occorre precisare che il contratto vigente che abbiamo in essere con l’impresa che si occupa del servizio, prevede la pulizia e la sanificazione degli spazi almeno tre volte al giorno”.

L’assessore ha poi illustrato i motivi che vedono lo storico bar dei Canapè chiuso, spiegando come il primo bando pubblico per la funzionalizzazione del Parco, prevedeva la concessione in uso della Torre Montanara (torre settecentesca situata dietro il punto ristoro, ndr), e dello spazio limitrofo ad uso di caffè, bar e ristorante con possibilità di attività collaterali. “L’immobile denominato Torre Montanara – ha chiarito Michela Giuliani – è classificato come bene immobile demaniale di valore storico e artistico e sottoposto, dunque, a vincolo di tutela culturale, rientrando tra i beni culturali di notevole interesse pubblico. Con deliberazione consiliare del 1989 si assegnava l’immobile in uso al signor Luciano Santini, la cui concessione è stata successivamente oggetto di proroghe e rinnovi contrattuali fino alla scrittura privata numero 63 del 2023, con cui si disponeva una proroga temporanea di 2 anni fino al 30 aprile 2025. Alcune settimane fa – ha proseguito – abbiamo letto pubblicamente, anche con un po’ di tristezza, le difficoltà che l’attività purtroppo attraversava da tempo e le ragioni che hanno portato i concessionari alla scelta della chiusura anticipata rispetto alla scadenza naturale della concessione. Ora la prospettiva è quella di procedere ad una soluzione che possa garantire in primis un servizio alla cittadinanza, ma anche una nuova concessione, tramite procedura di evidenza pubblica, che possa ampliare l’offerta puntando sulla promozione e valorizzazione dello spazio. Tuttavia – ha informato l’assessore –, questo non potrà avvenire nel medesimo luogo e nel medesimo manufatto che oggi è proprietà del vecchio concessionario, in quanto la valutazione urbanistica del 1999 prevedeva espressamente la rimozione del manufatto alla scadenza della concessione ad onere del concessionario”.

L’assessore Giuliani ha quindi evidenziato le azioni intraprese dall’amministrazione Zuccarini con l’intento di riqualificare il Parco dei Canapè, spiegando che un progetto di valorizzazione del parco era stato elaborato e presentato nell’ambito del Pnrr nel 2022, con la speranza, da parte dell’amministrazione, di ottenere i fondi. Un progetto messo in graduatoria ma mai finanziato. Successivamente, nel 2024, è stata delineata la bozza del nuovo programma di Agenda Urbana, un’iniziativa che destinerà buona parte delle risorse alla riqualificazione dei servizi del Parco nel suo complesso. “Posso anticipare – ha riferito Michela Giuliani – che circa un milione e mezzo di euro ripartiti tra fondi Fesr e fondi propri del Comune saranno destinati al Parco dei Canapè”.

Ad intervenire anche l’assessore al Commercio, Elisabetta Ugolinelli, che ha informato come, tramite una delibera, sia stato modificato il regolamento comunale in modo da permettere agli ambulanti di usufruire degli spazi del Parco, sostando in specifiche postazioni di sosta, così da assicurare il servizio di ristorazione. “Si tratta di un servizio istituito in via sperimentale – ha chiarito Elisabetta Ugolinelli – in attesa dei bandi per le nuove concessioni. È un provvedimento per sostenere la carenza nell’immediato nel periodo estivo”.

Dritta al punto la replica della capogruppo di Patto X Foligno ,Maria Frigeri: “Ho sentito un grande interesse sul Parco dei Canapè, questa amministrazione ha sperato e pensato di attingere a importanti fondi pubblici negli anni. Ma se questo posto era così caro e se l’amministrazione è così attenta al decoro dei servizi igienici e del bar, poteva inserirlo nel piano delle opere pubbliche nel corso di questi anni. Sono sei anni che siete al governo e i servizi del Parco versano in queste condizioni sperando di attingere a fondi pubblici”.

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