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Canapè senza bar, il Comune corre ai ripari con due punti ristoro

Prevista l’assegnazione temporanea di due posteggi per la vendita di cibo e bevande in attesa di chiudere la procedura per le nuove concessioni. Gli operatori potranno usufruire degli spazi assegnati tutti i giorni dall’apertura alla chiusura dell’area verde

Pubblicato il 9 Agosto 2025 13:29

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Mentre il Servizio patrimonio del Comune di Foligno è al lavoro sulla procedura che permetterà l’apertura di nuovo punto ristoro all’interno dei Canapè, dopo la scadenza della precedente concessione che ha portato alla chiusura dello storico bar presente nel parco cittadino, prende forma il provvedimento con cui l’Ente di palazzo Orfini Podestà ha deciso di tamponare a questa assenza. Con un’apposita delibera che porta la data del 31 luglio scorso, la stessa del consiglio comunale in cui era stata annunciata l’iniziativa, la giunta Zuccarini ha definito i parametri entro i quali sarà possibile effettuare il servizio di somministrazione di cibi e bevande all’interno dei Canapè.

Come anticipato dall’assessore al Commercio, Elisabetta Ugolinelli, proprio nella seduta della massima assise cittadina, il progetto è quello di istituire “in via temporanea e sperimentale” – come si legge anche nell’atto di giunta – due posteggi fuori mercato, operanti nel settore alimentare con somministrazione, per garantire un servizio di ristoro alle tante famiglie e ai tanti cittadini che quotidianamente frequentano il parco, ancor di più nel periodo estivo.

“L’attività di vendita – si legge nel documento – potrà essere svolta tutti i giorni della settimana durante l’apertura del parco” con i posteggi che “potranno essere assegnati soltanto agli operatori in grado di garantire un adeguato assortimento di bevande ed alimenti, con particolare riferimento alla categoria fast-food”. Tra le disposizioni previste, in questo caso per garantire equità e pari opportunità di accesso, l’obbligo a cedere il posto ad altri operatori superate le dieci presenze consecutive o anche non consecutive, in un’ottica di alternanza tra tutti i soggetti disponibili. In assenza di altri operatori, invece, si potrà proseguire oltre le dieci presenze.

Come detto, si tratta di una misura tampone in attesa di chiudere la procedura per le nuove concessioni, partita dall’assunto che la mancanza di un punto ristoro all’interno del parco cittadino ne avrebbe potuto compromettere la fruibilità e la funzione sociale, per adulti e bambini. Ed è proprio per far fronte alle esigenze tra la comunità da una parte e ai tempi tecnici per chiudere la partita dell’avvio di un nuovo esercizio pubblico dall’altra, che si è deciso di optare per una soluzione ponte. Il bar interno ai Canapè, lo ricordiamo, era stato aperto sulla base di una concessione risalente al febbraio 1990, scaduta il 27 aprile scorso e non più rinnovabile in base alla normativa vigente.

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