C’è anche il dossier presentato dalle città di Foligno e Spoleto tra i quattro che la giuria nominata dal ministro della Cultura, Alessandro Giuli, e presieduta da Lorenza Baroncelli (direttrice del dipartimento Architettura e design contemporaneo del Maxxi), ha scelto per la fase finale che porterà all’assegnazione del titolo di Capitale italiana dell’arte contemporanea 2027.
Il progetto “Foligno-Spoleto in Contemporanea”, così come viene sottolineato dal ministero della Cultura, è risultato, dunque, tra quelli che hanno maggiormente rispettato i criteri previsti dal bando. Insieme a Foligno e Spoleto, accedono alla fase finale di selezione anche Alba (Cuneo) con il dossier “Le fabbriche del vento”; Pietrasanta (Lucca) con il progetto “Essere arte. O dell’umanità dell’arte”; e Termoli (Campobasso) con “Traiettorie contemporanee”.
Scelta la rosa di nomi che concorrerà al titolo di Capitale dell’arte contemporanea per il 2027, si terranno ora le audizioni pubbliche. Tra un mese esatto, infatti, i quattro progetti finalisti verranno presentati nella sede del ministero della Cultura a Roma. Ciascun Comune avrà a disposizione un tempo massimo di 60 minuti, articolati in 30 minuti di presentazione del progetto e 30 minuti di colloquio con la giuria, per illustrare nel dettaglio le proprie proposte. La proclamazione, invece, avverrà entro il 30 ottobre prossimo. Alla città vincitrice sarà assegnato un contributo finanziario di un milione di euro destinato alla realizzazione delle iniziative e degli obiettivi descritti nel dossier di candidatura.
Candidatura che, in Umbria, è stata fortemente promossa e voluta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, guidata dalla presidente Monica Sassi, in virtù della lunga e importante tradizione dell’Ente di palazzo Cattani sul tema dell’arte contemporanea. Proposta che ha subito trovato accoglimento nel Comune di Foligno, ente capofila, ma anche nell’amministrazione comunale di Spoleto e nella Fondazione Carispo.